Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Aggredisce la moglie che vuole separarsi, lei lo denuncia e lui organizza un raid punitivo Arrestato un giostraio
Picchia l’ex moglie nel parcheggio, lei lo querela, lui la sera dopo si ripresenta con quattro amici, fa irruzione nella casa della donna e la riempie di botte assieme ad altre persone presenti. Atti di violenza che sono costati le manette a un giostraio 44enne di Bassano, Aramis Floriani: gli agenti del commissariato ieri lo hanno arrestato per atti persecutori e lesioni aggravate, ed in mattinata è stato interrogato dal gip Barbara Maria Trenti. L’indagine e i provvedimenti della polizia di Stato sono scattati a fine gennaio dopo due episodi particolarmente gravi. Floriani, che ha dei precedenti per reati contro il patrimonio, e la moglie si stanno dividendo. L’uomo non avrebbe accettato la separazione: l’anno scorso era già stato denunciato dalla donna per atti persecutori, ma lei poi aveva ritirato la querela. A fine gennaio , una sera, ha aspettato la coniuge in un parcheggio davanti a casa di lei per discutere. Il dialogo è rapidamente degenerato e ad un certo punto l’uomo è diventato violento e l’ha picchiata. La moglie, sconvolta, si è rifugiata nella sua abitazione e la mattina successiva ha sporto querela in commissariato, denunciando l’accaduto. Il 44enne evidentemente è venuto a saperlo e la sera stessa, a tarda ora, si è ripresentato a casa della donna. Questa volta era accompagnato da altri quattro individui, secondo le forze dell’ordine amici e parenti. Un blitz punitivo, durato pochi minuti ma estremamente violento. Con la moglie di Floriani c’erano sua figlia e un’amica, a sua volta con un bambino di un anno appena. I cinque uomini hanno riempito di insulti e percosse in particolare la compagna del giostraio. Ad un certo punto, secondo la ricostruzione della polizia, l’uomo ha preso un mattone che portava con sé e, tenendolo in mano, pur senza colpirla ha minacciato di usarlo contro la moglie. Poi il gruppo se n’è andato. Le donne nella casa, terrorizzate, temendo che i cinque tornassero per compiere qualcosa di ancora peggiore si sono barricate nella stanza, bloccando la porta con il divano e chiamando soccorsi. Nei giorni successivi i poliziotti hanno raccolto tutti gli elementi del caso, accertamenti che hanno consentito il fermo di polizia giudiziaria di ieri e gli arresti ai domiciliari.