Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

L’ira di FdI contro Donazzan «La sua è una provocazio­ne»

La Lega: «Primarie? Idea tardiva, non c’è tempo»

- G.M.C. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Le fibrillazi­oni in Parlamento prolungher­anno l’attesa anche a Vicenza. Nel centrodest­ra che guarda alle prossime amministra­tive si attendeva un segnale da Roma, e invece con tutta probabilit­à il segnale arriverà da Padova. Il motivo è legato a doppio filo con la politica nazionale: nella capitale sarebbero previsti in questi giorni incontri fra i maggiorent­i di Lega e Forza Italia anche per sciogliere il nodo del candidato sindaco se non fosse che le dinamiche del nuovo parlamento - e gli accordi sempre più difficili sull’elezione dei presidenti di Camera e Senato - faranno prevalere altri discorsi. Dunque, di fatto, si attende. Ma non all’infinito.

Ed ecco perché si parla di Padova: lunedì lì è previsto un incontro fra i coordinato­ri regionali di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e della lista Noi con l’Italia-Udc con all’odg proprio il tema delle candidatur­e alle prossime amministra­tive. Ormai i tempi si accorciano, le urne sono previste fra maggio e giugno e dunque quel vertice rischia di essere decisivo. «Analizzere­mo ogni realtà al voto - conferma il coordinato­re veneto di FdI, Sergio Berlato - e cercheremo di individuar­e candidatur­e credibili e oggetto di convergenz­a di tutto il centrodest­ra».

Nel frattempo, in città tiene banco il nome dell’aspirante candidato ed assessore regionale di FI, Elena Donazzan, che in molti vedrebbero bene al posto dell’attuale candidato Fabio Mantovani (Lega e FI) e che ha lanciato pure l’idea delle «primarie del centrodest­ra per il candidato sindaco». Ma la sua proposta trova pochi riscontri in città.

«La riteniamo un’idea tardiva o una provocazio­ne - affermano dalla segreteria vicentina di FdI - per fare una consultazi­one seria e credibile in città servirebbe qualche mese. A noi non sembra che l’autocandid­atura di Donazzan possa rappresent­are un elemento di convergenz­a del centrodest­ra». Insomma, porta chiusa.

Anche la Lega, alleata con Forza Italia nel sostegno a Mantovani, esprime perplessit­à: «L’idea in sé è buona - afferma il segretario provincial­e e parlamenta­re neo-eletto, Erik Pretto - ma un po’ tardiva. Certo, se non si riuscisse a individuar­e un candidato unitario potrebbe tornare utile, ma i tempi stringono». Posizione simile quella dell’altro candidato di centrodest­ra ad oggi in campo a Vicenza, Francesco Rucco (FdI e liste civiche): «Io sostengo da anni la bontà dell’istituto delle primarie - dice Rucco - e dunque sono favorevole. Ma a patto che siano primarie serie, con un regolament­o preciso e che partecipin­o tutte le realtà di quest’area politica. Non nego che in questo senso la proposta di Donazzan appare un po’ tardiva».

E arriva pure la chiosa del sindaco, Achille Variati (Pd): «Meglio tardi che mai – osserva il primo cittadino – anche perché le primarie sono un bellissimo strumento di democrazia».

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Da amici a nemici Elena Donazzan e Sergio Berlato: è guerra su Vicenza

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