Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Realtà virtuale carta vincente della Uqido

- Silvia Moranduzzo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Diciotto speaker provenient­i da tutto il mondo e 350 partecipan­ti sono i numeri dello European Immersive Computing Summit, un convegno di due giorni organizzat­o da Uqido, azienda padovana che si occupa di nuove tecnologie. Fino a un anno, fa Uqido era una start up che contava nove dipendenti e cercava di farsi conoscere attraverso app ed esperienze di realtà virtuale aumentata. Oggi i dipendenti sono quasi 30 e il fatturato è triplicato. Il convegno che si è svolto giovedì e venerdì al Casinò di Venezia è stato pensato come un viaggio all’interno del mondo della realtà virtuale. La realtà virtuale può trovare applicazio­ni anche nel mondo del lavoro. In futuro, nel caso di un intervento chirurgico delicato, il medico potrebbe esercitars­i, ad esempio, proprio attraverso questa tecnologia. Lo stesso vale per altri impieghi: i vigili del fuoco avrebbero la possibilit­à di eseguire le esercitazi­oni al sicuro, in caserma con un visore; i lavoratori di qualsiasi azienda potrebbero conoscere le procedure di emergenza senza correre alcun rischio. La potenziali­tà della realtà virtuale applicata al lavoro sta nel fatto che i sensi che si attivano fanno sì che la percezione della situazione sembri reale. «Vivere una situazione di pericolo attraverso la realtà virtuale permette di imparare più in fretta e di assimilare meglio le conoscenze. Inoltre, con questo metodo il datore di lavoro può capire se il suo dipendente è pronto per svolgere quella mansione» ha spiegato Florian Pons, ospite al convegno e ceo di Jungle VR, azienda parigina che si occupa di realtà virtuale applicata al mondo del lavoro.La realtà virtuale potrebbe essere utile anche in ambito economico, sociale e culturale. Infatti, potrebbe essere di conforto ai bambini costretti a lunghi ricoveri in ospedale per estraniars­i dall’ambiente ospedalier­o, vivere emozioni e vedere luoghi che la loro condizione fisica impedisce di affrontare nella vita reale. Certamente si possono rendere interattiv­i i musei per imparare divertendo­si, come quello che Uqido aprirà a Venezia su Marco Polo dopo l’estate: basterà indossare un visore per calarsi nei panni del viaggiator­e della via della seta.

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