Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vicenza, volata in otto giornate
Tenendo conto della penalità in arrivo ai biancorossi servono almeno 10 punti
La sconfitta subita a San Benedetto brucia ancora, soprattutto per come è arrivata. Nel calcio però guardare indietro non serve a niente, né porta punti che adesso, con la penalizzazione in arrivo, servono come l’aria al Vicenza che nelle ultime partite non è stato certamente fortunato per quanto è accaduto in campo e in particolar modo per quanto riguarda le decisioni arbitrali.
Episodi chiari ed evidenti che hanno fatto perdere la pazienza anche al ds Moreno Zocchi e al tecnico Nicola Zanini, che però già da giovedì si sono messi al lavoro per preparare al meglio la gara contro il Renate che non è più la squadra rivelazione del girone d’andata considerato che dopo l’ultimo turno si trova in undicesima posizione, la prima fuori dalla zona play off. Una graduatoria, quella del girone B, che è quasi un rebus visto che con la radiazione del Modena e la sosta prevista, ci sono squadre che hanno disputato 29 gare, altre una di meno, con il Vicenza che ne ha giocate solo 26. I biancorossi di Zanini sono a quota 31 dopo che negli ultime tre match hanno collezionato solo un punto, nella difficile trasferta di Trieste, ma attendono quattro punti di penalizzazione a causa del deferimento per il mancato pagamento degli stipendi di settembre ed ottobre. La sentenza di primo grado è attesa per i primi giorni della prossima settimana e nel caso, come probabile, sia avversa, i legali della società biancorossa potranno presentare ricorso puntando a ridurre la penalità.
Quasi impossibile che si riesca ad evitare l’handicap in classifica, considerato che i fatti non lasciano spazio ad interpretazioni. Ad otto giornate dal termine del campionato il Vicenza tra qualche giorno è probabile che si trovi poco sopra la penultima in classifica (che ha giocato una gara in più), il Santarcangelo, posizione che porta ai playout che si giocheranno tra le ultime due con la perdente che retrocederà in serie D. Ma a quanti punti è plausibile pensare che ci sia la permanenza in categoria? Difficile pensare che chi finora ha viaggiato ad una media di meno di un punto a partita possa invertire nettamente la rotta, per cui è ipotizzabile che attorno a quota 37 ci sia la salvezza. Il dato trova conferme anche se si va a guardare cosa è accaduto nelle stagioni scorse quando, con i gironi a venti squadre e con una partita in più, la salvezza è stata ottenuta a quota 38 punti. Per il Vicenza questo significa che dovrà arrivare almeno a quota 41, con la necessità di ottenere dieci punti nelle ultime otto giornate che vedranno i biancorossi di Zanini giocare al Menti con il Santarcangelo, in uno scontro diretto molto importante, la Fermana, il Pordenone e il Bassano.
In trasferta il Vicenza giocherà domani a Renate, per poi affrontare la difficile trasferta contro il Mestre di Mauro Zironelli e a Ravenna per chiudere all’ultima giornata con l’Albinoleffe. Un calendario non certo impossibile, soprattutto se De Giorgio e compagnia riuscissero a dare una svolta ai risultati ottenuti al Menti che nelle ultime sei partite ha portato la miseria di un punto. La chiave della salvezza biancorossa, che resta assolutamente alla portata nonostante l’imminente penalizzazione, è rappresentata dalla gare davanti al pubblico amico che finora è stato straordinario per quanto ha fatto sugli spalti, ma soprattutto per la grande generosità mostrata sostenendo economicamente il club. Peccato che i tifosi non possano fare anche gol: se così fosse al Menti non passerebbe nessuno.
La salvezza I biancorossi di Zanini domani a Meda contro il Renate, primo match in cui si gioca il futuro