Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Le mamme no-Pfas «Il commissario dovrà confrontarsi con noi»
Soddisfazione per lo stato di emergenza nazionale relativo al caso Pfas, «però vogliamo incontrare il commissario appena verrà nominato. E, sia chiaro, tutte le decisioni vanno prese in compartecipazione coi cittadini». Il gruppo Mamme No Pfas di Lonigo e dell’Ovest Vicentino commenta così il commissariamento annunciato nei giorni scorsi dal governo sul caso del maxiinquinamento in falda per i composti perfluoro-alchilici.«Il commissariamento era una delle nostre richieste, ci è sempre stato detto che in questo modo i tempi di realizzazione delle nuove infrastrutture si sarebbero dimezzati» osserva Michela Piccoli, sin dall’inizio una delle promotrici del coordinamento dei genitori preoccupati. Il riferimento va naturalmente ai progetti di realizzazione di nuove condotte e acquedotti che portino, nei 21 Comuni della zona più contaminata fra Vicenza, Padova e Verona, acqua completamente libera da Pfas, pulita alla fonte. Il coordinamento delle mamme però avverte: «Aspettiamo di vedere “chi” sarà il commissario, in ogni caso, un minuto dopo la nomina chiederemo un incontro. Vogliamo un faccia a faccia per capire le intenzioni. E soprattutto, chiederemo che ogni azione sia condivisa con la cittadinanza, decisa assieme. Perché l’acqua è di tutti: i cittadini, attraverso i sindaci, sono comproprietari degli Ato e delle società di gestione dell’acqua. È giusto che vengano predisposte riunioni informative su ogni passo che verrà fatto». Domani il coordinamento Mamme No Pfas manderà propri rappresentanti in Provincia, a Vicenza, per discutere con i vertici provinciali del tema del rinnovo dell’ Aia (Autorizzazione integrata ambientale) all’industria Miteni di Trissino, al centro del caso Pfas secondo Arpav. «Vogliamo far riflettere i vertici dell’ente, se sia possibile o meno dare ancora fiducia a questa azienda» conclude Piccoli.