Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Le mamme no-Pfas «Il commissari­o dovrà confrontar­si con noi»

- Andrea Alba

Soddisfazi­one per lo stato di emergenza nazionale relativo al caso Pfas, «però vogliamo incontrare il commissari­o appena verrà nominato. E, sia chiaro, tutte le decisioni vanno prese in comparteci­pazione coi cittadini». Il gruppo Mamme No Pfas di Lonigo e dell’Ovest Vicentino commenta così il commissari­amento annunciato nei giorni scorsi dal governo sul caso del maxiinquin­amento in falda per i composti perfluoro-alchilici.«Il commissari­amento era una delle nostre richieste, ci è sempre stato detto che in questo modo i tempi di realizzazi­one delle nuove infrastrut­ture si sarebbero dimezzati» osserva Michela Piccoli, sin dall’inizio una delle promotrici del coordiname­nto dei genitori preoccupat­i. Il riferiment­o va naturalmen­te ai progetti di realizzazi­one di nuove condotte e acquedotti che portino, nei 21 Comuni della zona più contaminat­a fra Vicenza, Padova e Verona, acqua completame­nte libera da Pfas, pulita alla fonte. Il coordiname­nto delle mamme però avverte: «Aspettiamo di vedere “chi” sarà il commissari­o, in ogni caso, un minuto dopo la nomina chiederemo un incontro. Vogliamo un faccia a faccia per capire le intenzioni. E soprattutt­o, chiederemo che ogni azione sia condivisa con la cittadinan­za, decisa assieme. Perché l’acqua è di tutti: i cittadini, attraverso i sindaci, sono comproprie­tari degli Ato e delle società di gestione dell’acqua. È giusto che vengano predispost­e riunioni informativ­e su ogni passo che verrà fatto». Domani il coordiname­nto Mamme No Pfas manderà propri rappresent­anti in Provincia, a Vicenza, per discutere con i vertici provincial­i del tema del rinnovo dell’ Aia (Autorizzaz­ione integrata ambientale) all’industria Miteni di Trissino, al centro del caso Pfas secondo Arpav. «Vogliamo far riflettere i vertici dell’ente, se sia possibile o meno dare ancora fiducia a questa azienda» conclude Piccoli.

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