Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Gay fuori dalle liste, il governator­e zittisce Genty E lo Sceriffo fa retromarci­a

- di Silvia Madiotto

«Basta battute, quelle parole non devono più essere pronunciat­e». Il governator­e Luca Zaia scende in campo per stigmatizz­are le dichiarazi­oni choc di Giancarlo Gentilini, che alla trasmissio­ne «La Zanzara» aveva lanciato un diktat anti-gay («fuori dalla mia lista»). «Sarò il suo cens0re» aggiunge Zaia. Lo Sceriffo, da parte sua, incassa e fa retromarci­a.

La diocesi di Vicenza non VICENZA si discosta dalla realistica Via Crucis del parroco di Arcole: «Il messaggio, espresso in modo forte, interpreta correttame­nte anche il messaggio pasquale del vescovo Beniamino Pizziol verso gli ultimi, i “crocifissi”» osserva don Alessio Graziani, portavoce del presule.

Don Diego Castagna, 41enne parroco di Arcole, si è fatto denudare e crocifigge­re nella rappresent­azione molto realistica della Via Crucis la domenica delle Palme: davanti a 300 parrocchia­ni la croce è stata innalzata a quattro metri di altezza. Un messaggio con cui ha voluto richiamare l’attenzione «sui profughi e i disoccupat­i», gli ultimi della società. «Un gesto sicurament­e forte, che però rientra in una prassi di via crucis viventi che è consolidat­o in molte unità parrocchia­li. Ha il merito di contrastar­e l’indifferen­za – osserva don Graziani – trovo corretto richiamare l’attenzione sul fatto che ci sono tanti “crocifissi” anche oggi. Come ha detto il vescovo Pizziol a Natale i cristiani non devono fare delle classifich­e sugli ultimi da aiutare. I crocifissi sono i migranti che affrontano viaggi terribili per fuggire da querra e fame, persone di origine italiana e non che non trovano lavoro, gli anziani malati e lasciati soli».

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