Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Gay fuori dalle liste, il governatore zittisce Genty E lo Sceriffo fa retromarcia
«Basta battute, quelle parole non devono più essere pronunciate». Il governatore Luca Zaia scende in campo per stigmatizzare le dichiarazioni choc di Giancarlo Gentilini, che alla trasmissione «La Zanzara» aveva lanciato un diktat anti-gay («fuori dalla mia lista»). «Sarò il suo cens0re» aggiunge Zaia. Lo Sceriffo, da parte sua, incassa e fa retromarcia.
La diocesi di Vicenza non VICENZA si discosta dalla realistica Via Crucis del parroco di Arcole: «Il messaggio, espresso in modo forte, interpreta correttamente anche il messaggio pasquale del vescovo Beniamino Pizziol verso gli ultimi, i “crocifissi”» osserva don Alessio Graziani, portavoce del presule.
Don Diego Castagna, 41enne parroco di Arcole, si è fatto denudare e crocifiggere nella rappresentazione molto realistica della Via Crucis la domenica delle Palme: davanti a 300 parrocchiani la croce è stata innalzata a quattro metri di altezza. Un messaggio con cui ha voluto richiamare l’attenzione «sui profughi e i disoccupati», gli ultimi della società. «Un gesto sicuramente forte, che però rientra in una prassi di via crucis viventi che è consolidato in molte unità parrocchiali. Ha il merito di contrastare l’indifferenza – osserva don Graziani – trovo corretto richiamare l’attenzione sul fatto che ci sono tanti “crocifissi” anche oggi. Come ha detto il vescovo Pizziol a Natale i cristiani non devono fare delle classifiche sugli ultimi da aiutare. I crocifissi sono i migranti che affrontano viaggi terribili per fuggire da querra e fame, persone di origine italiana e non che non trovano lavoro, gli anziani malati e lasciati soli».