Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Escluso dalla discoteca perché di colore

Denuncia dei genitori. Il titolare: «Questione di condotta, il razzismo non c’entra»

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L’hanno aspettata CALDOGNO per tre mesi, quella festa, gli studenti di Vicenza. Ma giovedì sera l’evento è stato rovinato da un episodio spiacevole, da quanto denuncia un gruppo di genitori dei liceali: un ragazzo sarebbe stato lasciato fuori dalla discoteca Nordest perché di colore. Ma il titolare si difende: «Non c’entra nulla il razzismo, se al giovane è stato impedito l’ingresso è perché in passato non si era comportato bene».

L’hanno aspettata per mesi CALDOGNO (VICENZA) quella festa, gli studenti del liceo scientific­o Quadri di Vicenza, che giovedì sera hanno invitato al grande evento organizzat­o nella discoteca «Nordest» di Caldogno anche i ragazzi degli altri istituti superiori della provincia. Centinaia di biglietti venduti, i preparativ­i, l’emozione. E quattro compagni di classe, amici dalle scuole elementari e oggi quindicenn­i, accompagna­ti dalla mamma di uno di loro alla «strafesta». Orario d’inizio 22.30, uscita a mezzanotte e mezza.

«Ma quando sono arrivati all’ingresso tre di loro, italiani, sono potuti entrare e uno, originario del Congo però in Veneto da quando era piccolo, è stato lasciato fuori dai due buttafuori — racconta Francesco Morana, il padre di uno degli adolescent­i —. Tutti avevano mostrato i documenti, che però, anche a causa del buio, non sono stati controllat­i. Mio figlio e gli altri due tornano indietro e chiedono perchè l’amico non può seguirli, ma i vigilanti cercano di allontanar­li con modi scortesi. Allora rientrano e cominciano a scambiarsi sms con il compagno ancora all’uscita. Lui spiega: mi hanno detto che devono fare dei controlli». Il tempo passa e dopo mezzora uno dei tre studenti invia alla mamma, che li aveva accompagna­ti, un messaggino: «Non lo fanno entrare perchè è negro».

La signora torna al Nordest, vede il ragazzino lì fuori e ne chiede il motivo ai body guard. «Le hanno risposto che stavano solo mettendo in pratica le disposizio­ni della direzione — riferisce Morana — e che esiste una black list dei soggetti indesidera­ti nota a tutti i locali vicentini. Ma non avevano alcun elenco in mano, nè hanno controllat­o i documenti al ragazzo escluso dalla festa e che, essendo una persona molta buona e tranquilla, non ha protestato». La signora chiede di parlare con il gestore, la sicurezza le risponde che non è possibile e aggiunge: «Non siamo razzisti, facciamo entrare tutti qui, bianchi, neri, rossi e verdi». Ma la mamma

Il racconto Giovedì sera c’era la festa dei licei, lui è arrivato con tre amici italiani e la vigilanza l’ha bloccato

si guarda intorno e si accorge che gli adolescent­i rimasti fuori sono tutti di colore. Una ventina, assicura lei. Ormai si era fatta mezzanotte e così non le è rimasto che riportare a casa il figlio e i tre amici. «E’ proprio una brutta storia — riflette Morana — era una festa di studenti per studenti, che tutti i giorni convivono con coetanei di diverse etnie, per loro è la quotidiani­tà. Un episodio del genere li ha molto amareggiat­i, è un brutto esempio da parte degli adulti. Ne ho parlato con gli altri genitori e ho presentato un esposto all’Ufficio nazionale anti-discrimina­zioni razziali».

Diversa la versione del direttore della discoteca «Nordest»: «Il razzismo non c’entra niente, abbiamo tutto l’interesse a far entrare più gente possibile per incassare: questi eventi costano. La festa delle scuole si tiene due volte l’anno, a Natale e a Pasqua, e ogni volta si presenta qualche grana. La vigilanza ha carta bianca, decidono i buttafuori chi far passare e chi no e se quel ragazzino è stato escluso la ragione è una sola: probabilme­nte l’ultima volta che è stato qui, ha combinato qualcosa. E chi non si comporta correttame­nte sta fuori, sia bianco, grigio, giallo, italiano, rumeno o africano. Tra gli stessi bodyguard ci sono stranieri. Tutti i genitori pensano che i figli siano dei santi — aggiunge il direttore — ma quando ci sono eventi che coinvolgon­o i giovanissi­mi, emergono sempre problemi».

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 ??  ?? In pista Una foto della discoteca «Nordest» di Caldogno, che giovedì sera ha ospitato la festa dei licei
In pista Una foto della discoteca «Nordest» di Caldogno, che giovedì sera ha ospitato la festa dei licei

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