Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Basta calorie e colesterolo» Dieta ad hoc per 400 operai
Al via il programma salutista della Siderforgerossi
Operai o impiegati, ad ARSIERO ognuno la sua dieta personalizzata e «salutare»: a elaborarla ci pensa la fabbrica.
Alla Siderforgerossi di Arsiero parte un piano sanitario rivolto a tutti i quattrocento dipendenti del colosso meccanico: alimentazioni studiate su ognuno per scongiurare problemi cardiaci e colesterolo, ma anche uno sportello psicologico gratuito e convenzioni per sport e fitness.
«Il programma “Salute in azienda” sarà su base volontaria e durerà tre anni. È un progetto che mi ha appassionato sin dal principio» osserva il presidente della società Luciano Giacomelli. L’industria di Arsiero – 200 milioni di euro di fatturato annuo di cui il 65 per cento da export – ha presentato il piano sanitario in Confindustria Vicenza, presenti rappresentanti dei lavoratori e dell’Usl 7 oltre all’assessore veneto al Lavoro Elena Donazzan. Gli obiettivi del piano sanitario sono molteplici: contrasto al fumo e all’abuso di alcol, promozione di un’alimentazione sana, prevenzione di tumori e malattie specifiche con la promozione di screening e vaccinazioni, incentivazione di attività fisiche e di una postura corretta, controllo dello stress e sostegno psicologico, strategie di compenso del sonno per i turnisti.
«In questa parte del territorio la popolazione ha un elevato rischio cardiovascolare, ipercolesterolemia e spesso diete eccessivamente caloriche – osserva Sergio Serraino, medico aziendale di Siderforgerossi – anche fra dipendenti dell’azienda di età non avanzata ci sono stati casi di infarto. Mi occuperò personalmente, per tutti i lavoratori, di stilare una dieta personalizzata che non sarà basata su alimenti prefissati “a grammo”, ma su altri principi». A queste misure si accompagnerà la creazione di uno sportello di counseling e sostegno psicologico, per favorire la risoluzione di problemi interni ma anche di problemi specifici dei dipendenti.
In parallelo, nel triennio si studierà assieme all’Usl anche a livello scientifico un campione di un centinaio di lavoratori e lavoratrici dai trenta ai sessant’anni con colesterolo elevato, sia nella quota totale che negli «ldl», la componente più dannosa: «Così verificheremo la validità del programma» conclude Serraino.