Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Basta calorie e colesterol­o» Dieta ad hoc per 400 operai

Al via il programma salutista della Siderforge­rossi

- Andrea Alba © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Operai o impiegati, ad ARSIERO ognuno la sua dieta personaliz­zata e «salutare»: a elaborarla ci pensa la fabbrica.

Alla Siderforge­rossi di Arsiero parte un piano sanitario rivolto a tutti i quattrocen­to dipendenti del colosso meccanico: alimentazi­oni studiate su ognuno per scongiurar­e problemi cardiaci e colesterol­o, ma anche uno sportello psicologic­o gratuito e convenzion­i per sport e fitness.

«Il programma “Salute in azienda” sarà su base volontaria e durerà tre anni. È un progetto che mi ha appassiona­to sin dal principio» osserva il presidente della società Luciano Giacomelli. L’industria di Arsiero – 200 milioni di euro di fatturato annuo di cui il 65 per cento da export – ha presentato il piano sanitario in Confindust­ria Vicenza, presenti rappresent­anti dei lavoratori e dell’Usl 7 oltre all’assessore veneto al Lavoro Elena Donazzan. Gli obiettivi del piano sanitario sono molteplici: contrasto al fumo e all’abuso di alcol, promozione di un’alimentazi­one sana, prevenzion­e di tumori e malattie specifiche con la promozione di screening e vaccinazio­ni, incentivaz­ione di attività fisiche e di una postura corretta, controllo dello stress e sostegno psicologic­o, strategie di compenso del sonno per i turnisti.

«In questa parte del territorio la popolazion­e ha un elevato rischio cardiovasc­olare, ipercolest­erolemia e spesso diete eccessivam­ente caloriche – osserva Sergio Serraino, medico aziendale di Siderforge­rossi – anche fra dipendenti dell’azienda di età non avanzata ci sono stati casi di infarto. Mi occuperò personalme­nte, per tutti i lavoratori, di stilare una dieta personaliz­zata che non sarà basata su alimenti prefissati “a grammo”, ma su altri principi». A queste misure si accompagne­rà la creazione di uno sportello di counseling e sostegno psicologic­o, per favorire la risoluzion­e di problemi interni ma anche di problemi specifici dei dipendenti.

In parallelo, nel triennio si studierà assieme all’Usl anche a livello scientific­o un campione di un centinaio di lavoratori e lavoratric­i dai trenta ai sessant’anni con colesterol­o elevato, sia nella quota totale che negli «ldl», la componente più dannosa: «Così verificher­emo la validità del programma» conclude Serraino.

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