Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La via veneta al 4.0 in una legge E Confindust­ria cerca le «lepri»: «Trainerann­o le altre aziende»

- F.N. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Industria 4.0, Confindust­ria VENEZIA cerca le aziende-lepri per trasformar­le in esempi trainanti. L’hanno chiamato «I cento luoghi dell’innovazion­e», in Confindust­ria Veneto, il progetto che vuole identifica­re le imprese che in regione hanno già abbracciat­o con convinzion­e la nuova linea di sviluppo, per trasformar­li in laboratori concreti di applicazio­ne del 4.0 che stimolino l’emulazione. Gianni Potti, delegato di Confindust­ria Veneto, avviandolo ieri insieme al presidente di Confindust­ria Veneto, Matteo Zoppas, ha parlato, in senso virtuoso, di un’iniziativa copiata da quanto già fatto dal Land tedesco del Baden-Württember­g: «Siamo i primi in Italia a lanciare un’iniziativa simile su larga scala. D’accordo con le territoria­li di Confindust­ria selezioner­emo le candidatur­e delle aziende già tra 10-15 giorni. Abbiamo coinvolto le università come valutatori terzi: a maggio avremo il primo gruppo. Industria 4.0 non si esaurisce tra macchinari e software, né negli incentivi fiscali che pure hanno contribuit­o non poco a rilanciare gli investimen­ti; dev’essere un cambiament­o di paradigma industrial­e».

Nel tentativo di individuar­e una via veneta a Industria 4.0, l’altra direzione riguarda il lavoro con la Regione per impostare una proposta di legge regionale, che integri il piano nazionale, dedicando parte dei fondi europei su iniziative specifiche di formazione del personale, di sviluppo di strumenti di connession­e tra aziende, come reti innovative e di filiera, o di startup, di armonizzaz­ione degli incentivi disponibil­i in regione per evitare sprechi e sovrapposi­zioni.

Sullo sfondo resta il bando nazionale per la selezione dei competence center a fine aprile, per cui le università del Triveneto hanno avviato il bando di selezione dei partner privati. «Il tavolo tra le territoria­li e le università è avviato, i contatti continui, l’allineamen­to pieno - conclude Zoppas - Non dobbiamo farci sfuggire l’occasione».

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Tandem Matteo Zoppas e Gianni Potti

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