Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Trappole per uccelli e specie protette in gabbia Denunciato un cacciatore
Le guardie zoofile dell’Enpa (ente nazionale protezione animali) erano andate a casa sua, un cacciatore ottantenne, per controllare i suoi cani.
Ma a Quinto Vicentino gli agenti zoofili si sono imbattuti in una rudimentale trappola per la cattura illegale dei merli, una sorta di grande gabbia rovesciata, sollevata da un lato per circa 25 centimetri da terra con un bastoncino al quale era legato una cordicella che arrivava al garage del cacciatore. Sotto la gabbia rovesciata c’era una gabbia per uccelli da richiamo e dentro le guardie hanno trovato un merlo femmina. Che serviva da esca: questo, infatti, è periodo degli amori per gli uccelli e il merlo femmina era diventata attrazione naturale per i merli maschi, che il cacciatore-bracconiere poteva catturare con facilità tirando la cordicella in modo che la gabbia rovesciata si chiudesse.
Le guardie zoofile hanno anche trovato altre due gabbie trappola dietro un ricovero attrezzi, con pesi, contrappesi, girelli, un pettirosso e un lucerino, uccelli di specie protetta e senza anello di riconoscimento, usati anche questi come richiami. Le guardie dell’Enpa hanno allora chiamato i carabinieri che hanno sequestrato le tre gabbie e portato via il pettirosso, il lucerino, i merli e anche alcune quaglie senza anelli identificativi. Il bracconiere avrebbe spiegato di non avere avuto il tempo di inanellare gli animali (operazione obbligatoria nella prima settimana di vita degli uccelli). L’anziano cacciatore è stato denunciato.