Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il piano di Dalla Rosa «Capitale della cultura 2022: proporrò Vicenza»
«Vicenza ha tutte le carte in regola VICENZA per fare un salto di qualità in tema di cultura e turismo». Otello Dalla Rosa, candidato del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative del 10 giugno, lancia una proposta definita, da lui stesso, «impegnativa». Ovvero quella di candidare la città del Palladio a capitale italiana della cultura 2022. «È un traguardo importante dichiara Dalla Rosa - una gara che intenderemo intraprendere per cercare di vincere». Il riconoscimento di capitale italiana della cultura è stato creato dal ministero dei Beni e delle attività culturali nel 2014, con il decreto che ha istituzionalizzato l’art-bonus per privatimecenati. Ogni anno una commissione di sette esperti nominata dallo Stato indica una città, fra le candidate, che ottiene un premio ma soprattutto la possibilità di promuoversi e organizzare una serie di eventi e iniziative. «Finora sono state premiate per lo più città medio-grandi - afferma Dalla Rosa – e chi vince riceve circa un milione di euro che vanno a finanziare eventi e attività. È un grande canale di promozione ed è quel di cui, per me, Vicenza ha bisogno». Il ragionamento del candidato che a dicembre ha vinto le primarie in casa centrosinistra a Vicenza parte da due assiomi: «Abbiamo un patrimonio culturale vasto e articolato precisa Dalla Rosa - ma abbiamo anche compiuto un grande percorso di valorizzazione, che ha portato seicentomila presenze turistiche ogni anno». Da qui, la marcia in più che vuole innestare il candidato sindaco: «Serve promuovere ancora meglio il nostro patrimonio e il territorio - spiega Dalla Rosa - fare marketing, e per questo serve un’organizzazione di sistema che metta attorno a un tavolo tutti gli attori. La candidatura riguarderebbe la città ma anche i siti seriali come le ville palladiane nel vicentino e può essere un traino per arrivare a un’organizzazione migliore e più efficace». Dunque, il dado è lì pronto per essere lanciato. «Ma se sarò eletto bisognerà iniziare a lavorarci fin da subito” chiosa il candidato. I tempi per un’eventuale candidatura della città prevedono che entro maggio del 2019 si presenti la «manifestazione di volontà» ed entro novembre dello stesso anno il progetto di candidatura sul quale poi si esprimerà la commissione ministeriale. Finora nessuna città veneta ha ottenuto il riconoscimento: Verona si propone per diventare capitale italiana della cultura nel 2021.