Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ubriaco non si ferma all’alt inseguito per mezza città: via 44 punti dalla patente
Non si ferma all’alt della polizia locale VICENZA per evitare guai, visto che si era messo alla guida dopo aver bevuto, e così facendo si fa inseguire per quasi tutta la zona centrale della città, zigzagando pericolosamente nel traffico della prima mattina. Una fuga durante la quale il nomade è incappato in una serie di infrazioni al codice della strada, tra velocità eccessiva, sorpassi azzardati e invasione della corsia di marcia opposta, e ancora semafori rossi «bruciati» e un pedone che è stato quasi investito. Così alla fine i guai, per il 23enne residente a Vicenza, sono stati ben maggiori di una semplice denuncia per guida in stato di ebbrezza. Oltre a quella – gli agenti hanno riscontrato un tasso alcolico tra le due e le tre volte oltre il limite - ne è scattata una seconda, per resistenza a pubblico ufficiale legata alla prolungata fuga. Ma non è tutto perché allo spericolato automobilista la polizia locale ha contestato pure una serie di violazioni al codice della strada per un totale di 854 euro di multe e 44 punti da decurtare dalla patente di guida, che gli è stata ritirata.
Tutto comincia ieri alle 8.30, quando il 23enne su una Fiat Brava (di proprietà) percorrendo viale Milano, all’altezza della stazione Svt, si è trovato la paletta della polizia locale che lo invitava a fermarsi. Lui, già noto alle forze dell’ordine, sapendo cosa rischiava, reduce da una notte di bagordi, ha tirato dritto, e non ha staccato il piede dall’acceleratore per venti minuti, sfrecciando tra viale Milano, via Roma, piazzale Giusti, via Cattaneo, via Risorgimento, dove è passato con il rosso, e via Dante. Dove è stato accerchiato dalle pattuglie della polizia locale con colleghi sopraggiunti anche in moto. «Ho bevuto, ero preoccupato che mi ritiraste la patente, per questo non mi sono fermato» ha spiegato il 23enne accompagnato al comando assieme al passeggero, un ghanese anche lui della città, che avrebbe più volte detto all’amico di fermarsi, senza però essere ascoltato.