Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Al calendario venetista fondi per 40mila euro
Rivolta contro la delibera, poi rispedita in giunta
Un calendario «venetista» costato la bellezza di 40 mila euro e che si vorrebbe venisse pagato con soldi della Regione. Il Pd grida alla «marchetta» e chiede al governatore Luca Zaia di ritirare immediatamente la delibera. La replica di Antonio Guadagnini: «Lo daremo alle scuole».
VENEZIA Un calendario costato la bellezza di 40 mila euro. Realizzato da un’associazione vicina al consigliere indipendentista Antonio Guadagnini. Che ora si vorrebbe venisse pagato con soldi pubblici, quelli della Regione. Ce n’è quanto basta per scatenare la furia del Pd, che grida alla «marchetta» e chiede al governatore Luca Zaia di ritirare immediatamente la delibera.
È accaduto ieri in commissione Cultura. La delibera, approvata con Zaia presente in giunta dopo la relazione di rito dell’assessore Cristiano Corazzari, si inserisce nel quadro delle iniziative finanziate con la legge per la promozione dell’identità veneta, più volte in passato oggetto di polemiche. Il provvedimento finanzia tre interventi per un totale di 140 mila euro ma di questi, ben 40 mila sono destinati a «Yes Podemo» di Montecchio Maggiore, associazione culturale che ha nella sua mission l’indizione di un referendum secessionista, vicina al consigliere di maggioranza Antonio Guadagnini. La domanda di contributo è stata avanzata per un calendario artistico illustrato sulle uniformi dei vari reggimenti della Repubblica Serenissima. «Mentre al Teatro Stabile e alle fondazioni lirico sinfoniche vanno le briciole, mentre in Veneto si piange miseria ogni volta che si parla di cultura, mentre si finanzia lo sport nelle scuole con appena 150 mila euro perché, ci viene detto, “non ci sono più soldi”, ecco che arriva questa marchetta che è in realtà un finanziamento, mascherato male, a un movimento politico - attaccano i dem Orietta Salemi, Graziano Azzalin, Francesca Zottis e Cristina Guarda -. È inaccettabile: anche i consiglieri di maggioranza si sono smarcati, chiedendo di rimandare indietro il provvedimento».
Guadagnini, però, difende l’iniziativa: «Detto che quando si tratta di soldi ciascuno ha la sua idea su come potrebbero essere meglio spesi, qui parliamo di tavole artistiche uniche, dipinte dopo studi storici, con traduzioni in lingua veneta. Al calendario, che è già stato realizzato e sarà donato alle scuole, hanno lavorato molte persone che ora, giustamente, attendono di essere pagate. Ovviamente è tutto fatturato».