Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

In 1400 per un posto da ostetrica a Padova Prenotato il palasport

- Angela Tisbe Ciociola

PADOVA Sarà il sogno di contribuir­e al miracolo della vita oppure, più banalmente, quello di ottenere un posto fisso (altrettant­o miracoloso, ai giorni d’oggi), fatto sta che la prossima settimana, a Padova, è atteso un vero assalto di aspiranti ostetriche. Per la precisione, 1394 candidati e candidate che, a colpi di test, prove scritte e orali, si contendera­nno un unico posto messo in palio dall’Azienda ospedalier­a della città del Santo.

Tanti partecipan­ti, troppi, al punto che l’Azienda ha chiesto di poter utilizzare, per la selezione, la Kioene Arena, un palazzetto sportivo che in genere ospita partite di pallavolo o concerti come quello, in programma per il prossimo 21 aprile, a soli tre giorni di distanza dal concorso, del tour d’addio degli Elio e le Storie Tese oppure, il 9 ottobre, di Laura Pausini.

D’altra parte, non è la prima volta che la Kioene Arena dà rifugio alle aspirazion­i e agli entusiasmi di centinaia e centinaia di giovani (e meno giovani) che ambiscono a una profession­e sanitaria a Padova.

L’ultima volta era stato a settembre, quando circa 1500 infermieri (su 2689 iscritti) provenient­i da tutta Italia si erano presentati al concorso per due posti a tempo indetermin­ato. Ed è stata proprio la buona riuscita di quella prova a spingere l’Azienda ospedalier­a a chiedere nuovamente di poter usufruire degli spazi del palazzetto o, meglio, delle sole tribune, come si legge nella richiesta ufficiale arrivata al settore dei Servizi sportivi del Comune di Padova.

Alle 9 di mercoledì prossimo, quindi, i 1394 iscritti al concorso, giunti dai quattro angoli del Paese, affrontera­nno la preselezio­ne. Due giorni dopo, si conosceran­no i nomi dei 400 che avranno passato la prima fase e che saranno ammessi alle prove successive, una scritta, una pratica e una orale che, però, si terranno nelle aule del policlinic­o e della direzione dell’Azienda. Tutto, dicevamo, per un posto. «In realtà – precisa Laura Moretti, a capo dell’Ufficio del personale dell’Azienda ospedalier­a – da questa selezione non uscirà solo l’ostetrica che occuperà quel ruolo. Tutti i candidati ritenuti idonei, infatti, confluiran­no in una graduatori­a da cui attingere, nei prossimi tre anni, in caso di bisogno, per eventuali sostituzio­ni. Tutto questo perché quello dell’ostetricia è un settore in cui c’è molto turn over. Le ostetriche si spostano molto, e avevamo bisogno di un bacino di sicurezza».

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