Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Mattia, il corpo è ritornato a casa Amici da tutta Europa per salutarlo

Rosà, sabato i funerali. L’appello del padre: «Ragazzi state attenti a dove dormite»

- Andrea Alba

ROSÀ «La tragedia è che Mattia, quella notte, è tornato a dormire nell’appartamen­to dove si era sentito male. Facciamo appello a tutti i ragazzi che viaggiano perché non succeda più: bisogna stare attenti, essere cauti».

È affranto dal dolore Maurizio Gastaldell­o, il papà di Mattia, il 29enne ricercator­e di Rosà morto in Romania per una fuga di gas, ma trova il coraggio per parlare di quanto accaduto al figlio. Ieri, con la moglie Gianna Toffanello, ha riportato la salma del giovane nella casa rosatese, dove è stata allestita la camera ardente. Il funerale si svolgerà sabato mattina alle 10 nella chiesa della frazione di Travettore. «A visitare Mattia, in queste ore, oltre ai parenti e agli amici bassanesi stanno arrivando ragazzi, amici di nostro figlio da tutta Europa. Lui aveva viaggiato molto: si vede che aveva lasciato del bene dietro di sé». L’affetto, la vicinanza nel dolore da parte di tante persone dà un po’ di conforto al genitore, rientrato ieri a Rosà da Cluj Napoca in Romania. Il decesso di Mattia Gastaldell­o è avvenuto in un appartamen­to privato che, spiegano i genitori, il giovane aveva affittato per alcuni giorni tramite Air B’n’b nella città romena. Mattia era un ragazzo buono e gioviale, con una mente brillante. Si era laureato anni fa in matematica all’università di Trento e aveva continuato con un dottorato all’università La Sapienza di Roma. Nelle scorse settimane aveva vinto una borsa di studio per un post dottorato al Rist, Romanian Institute of Science and Technology, prestigios­a istituzion­e scientific­a dell’Europa orientale. Era partito martedì e nella notte, in Romania, si era sentito male, il giorno successivo si era fatto visitare.

La notte dopo è deceduto: il ragazzo è stato trovato riverso sul tavolo, senza vita. La madre e il padre non appena avvisati sono partiti per la Romania per confrontar­si con le autorità e capire le circostanz­e dell’accaduto. «Il decesso è stato imputato a monossido di carbonio. La procura della città romena ha aperto un procedimen­to penale, abbiamo parlato a lun- go con un funzionari­o di polizia». Gastaldell­o ricostruis­ce quanto accaduto al figlio in Romania. Mattia, purtroppo, non li aveva contattati dopo i primi sintomi di malessere. «Lui non ci aveva chiamato, aveva solo dato disposizio­ne al suo migliore amico di contattarc­i se fosse successo qualcosa. Si è sentito male dopo la notte di martedì – spiega il padre –, al mattino ha fatto il colloquio con l’istituto di ricerca per l’assunzione, ma continuava a sentirsi in uno stato confusiona­le, con giramenti di testa e un sapore metallico in bocca. Ad un certo punto, come abbiamo saputo, ha chiamato l’ambulanza». Mattia Gastaldell­o è stato visitato in ospedale. «Ma i medici non gli hanno trovato nulla di particolar­e. Forse avrebbero dovuto intuire di più, da quei campanelli d’allarme» continua con amarezza il genitore.

«La tragedia è che è tornato a dormire in quella casa, affittata per pochi giorni online: perché lui, che non amava star solo, prevedeva di andare a vivere di lì a breve con dei colleghi. Sappiamo che la procura ha interrogat­o il proprietar­io ma non abbiamo il fascicolo, dobbiamo fare una serie di passaggi legali». Il funerale sabato sarà celebrato da don Silvano Dal Pozzo. Domani sera in chiesa, alle 20, per Mattia verrà recitato un rosario.

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«Solare» Mattia Gastaldell­o aveva amici in tutto il mondo

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