Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ciclovia del Brenta, percorso in due tratti Gli albergatori: «Occasione per il turismo»
BASSANO Via libera della giunta comunale allo studio di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione del tratto della ciclovia del Brenta di propria competenza.
L’approvazione rappresenta il primo passo verso la costruzione dell’attesa infrastruttura di cui si parla da anni che, costeggiando il fiume, collegherebbe i centri della vallata con quelli a sud di Bassano. Un percorso di circa 40 chilometri dalla forte connotazione turistica, poiché rappresenta la continuità di quello trentino, esistente da tempo, che ha ridato fiato all’economia della confinante Valsugana. «Sono oltre 300mila i passaggi univoci di ciclisti registrati in un anno spiega Roberto Astuni, l’albergatore bassanese che da tempo si batte per incentivare il cicloturismo sul territorio Se anche riuscissimo a portarne in città solo un terzo, potremmo quasi raddoppiare le presenze». Un obiettivo non impossibile da raggiungere dopo che la Regione ha assegnato il contributo di 1 milione e 600mila euro, per completare la ciclovia del Brenta come da progetto presentato dall’Unione montana Valbrenta e dopo l’annunciato finanziamento provinciale di oltre 1 milione. Anche Bassano ha avviato l’iter per l’intervento di propria competenza: 400mila euro la spesa prevista che sarà coperta con finanziamenti provinciali. «La soluzione bassanese non va a toccare il sentiero lungo il fiume - precisa il sindaco Riccado Poletto - Realizzeremo due tratti del percorso: il primo sull’argine destro, da Campolongo a nord della frazione di Campese, con l’attraversamento del Brenta dove c’è la passerella pedonale, e il collegamento con quello di Pove. Il secondo, dall’istituto Parolini si svilupperà a sud sfruttando la rete di strade a basso traffico fino al quartiere Margnan, a ridosso del centro storico». E proprio il cuore cittadino costituisce il nodo da risolvere per proseguire con la ciclabile verso sud fino a Cartigliano. «Ci sono delle criticità, che stiamo studiando - conferma il consigliere comunale Renzo Masolo delegato alla mobilità sostenibile - l’idea è di continuare per via Colomba, i quartieri San Fortunato e San Lazzaro».