Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Bando e asta con volata salvezza
Quattro partite alla fine del campionato per il Vicenza con l’obiettivo di otto punti per evitare i playout. Oggi in tribunale presentati gli step per arrivare alla vendita
VICENZA Otto punti nelle prossime quattro partite. È l’obiettivo del Vicenza per riuscire ad evitare i playout. Bottino che non sarà facile da conquistare perché il calendario mette di fronte ai biancorossi due squadre di ottima levatura come Pordenone e Bassano che saranno di scena al Menti, mentre in trasferta i biancorossi affronteranno il Ravenna per a Bergamo con l’Albinoleffe, entrambe impegnate nella corsa al decimo posto che vale i playoff.
La speranza di evitare lo spareggio salvezza deve però spingere i giocatori biancorossi a dare il massimo in questo finale di stagione. In primis perché la permanenza in categoria spingerebbe a partecipare all’asta, che si terrà probabilmente il 19 aprile, più pretendenti al club, con la speranza che ad aggiudicarsi la società di via Schio sia un gruppo serio e con programmi ambiziosi. Lo sperano i tifosi che ormai da oltre quindici anni sono abituati a delusioni ed amarezze, e che nonostante tutto hanno sempre fatto sentire la loro vicinanza ai colori biancorossi. Anzi, il loro sostegno è arrivato a finanziare il club con oltre 110 mila euro raccolti grazie alle iniziative Cuore Biancorosso e alla vendita del braccialetto ufficiale del Vicenza. Resta, come detto, la rincorsa alla salvezza sul campo, una salvezza complicata con un gruppo che dopo aver perso al Menti senza scusanti contro il Santarcangelo e centrato uno stentato pari interno con la Fermana, ha dato qualche timido segnale di ripresa domenica a Portogruaro contro il Mestre, che ieri sera ha superato al Mapei Stadium la Reggiana regalando, di fatto, una buona fetta di promozione in B al Padova.
In queste ultime quattro gare il Vicenza dovrà però migliorare ancora il suo rendimento per sperare di centrare due vittorie e due pareggi, ma non c’è altra strada per tenere in vita la società biancorossa che, in caso di retrocessione sul campo in serie D, molto probabilmente sarebbe costretta a ripartire andando a bussare al sindaco per ottenere l’autorizzazione a richiedere l’ammissione al campionato. La spada di Damocle della retrocessione pesa quindi come un macigno nel presente del Vicenza, tanto che nel regolamento del bando dell’asta pare potrebbe essere inserito un vero e proprio «contratto di vendita» con determinate clausole che dovranno essere rispettate, a partire dalla cauzione che verrà richiesta a chi si aggiudicherà l’asta. Una formula che lascia più di un dubbio, visto che non è ben chiaro cosa accadrebbe in caso di retrocessione del Vicenza. L’acquisizione del club sarebbe nulla? La cauzione verrebbe restituita? E con quali modalità se nel frattempo i soldi fossero già stati usati?
Una serie di interrogativi che troveranno probabilmente risposta oggi quando il bando dell’asta sarà presentato ufficialmente e darà modo a chi è interessato di decidere quale sarà la strategia con cui cercare di acquistare il Vicenza. Tra le tante indiscrezioni di chi parteciperà o meno, si fa largo la voce che Boreas Capital non sarebbe interessata all’acquisto del club di via Schio e, di conseguenza, non concorrerà all’asta.