Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Non tutte le opere finite prima dei Mondiali»
Non è detto che tutti i cantieri vengano chiusi per il 2021, il piano guarda oltre i Mondiali di sci. Anas ammette i ritardi per la prima volta. Di sicuro non saranno chiusi i quattro interventi principali per importo, circa 30 milioni ciascuno, e cioè le varianti di attraversamento dei centri abitati di Cortina, San Vito, Tai e Valle di Cadore.
Cascetta\2 Serve la Via, questo migliora i progetti ma allunga i tempi
«I Mondiali di sci di Cortina sono stati lo stimolo e sono ancor oggi l’obiettivo di molti dei lavori inseriti nel Piano dell’Anas. Faremo il possibile ma non è detto che tutti i cantieri saranno chiusi per il 2021, perché il nostro Piano guarda oltre i Mondiali, alla messa in sicurezza e all’infrastrutturazione dell’Alemagna e del Bellunese, con investimenti per 172 milioni».
Il presidente di Anas Ennio Cascetta, arrivato a Belluno per incontrare il prefetto, il presidente della Provincia, i sindaci del Cadore e l’assessore regionale ai Trasporti e fare con loro il punto sul «Piano Cortina 2021» al centro nelle ultime settimane di dubbi e polemiche, ammette per la prima volta quel che finora nessuno, neppure l’amministratore delegato Gianni Vittorio Armani nella sua ultima visita a Venezia del 23 febbraio, aveva avuto il coraggio di dire, e cioè che non tutti i lavori annunciati per i Mondiali di sci saranno conclusi per l’avvio delle gare e cioè il 2021 (e c’era perfino chi li invocava per l’anno prima, quando sempre a Cortina si terranno le finali di Coppa del Mondo).
Di sicuro non saranno chiusi i quattro interventi principali, per importo - circa 30 milioni ciascuno - e rilevanza viabilistica, e cioè le varianti di attraversamento dei centri abitati di Cortina, San Vito, Tai e Valle di Cadore: «Per due di queste, San Vito e Tai, abbiamo già avuto indicazione dal ministero dei Trasporti di andare in commissione Via spiega Cascetta - per le altre due siamo in attesa di risposta, dopo che abbiamo mandato delle integrazioni. È evidente che l’assoggettamento a Via allunga di molto i tempi, anche se può portare a soluzioni progettuali più interessanti ed innovative».
Anas rivendica con orgoglio di aver chiuso «in soli 9 mesi» tutti i 42 progetti relativi, oltre che alle 4 varianti, ai 38 interventi di adeguamento e messa in sicurezza per i quali, promette Cascetta, «si ricorrerà a tutti gli strumenti utili a garantire il rispetto dei tempi, dal sistema di premialità e penalità ai lavori notturni, passando per la sostituzione delle imprese». Entro fine maggio partiranno 11 cantieri, per un investimento di 9 milioni (7 saranno aperti già per fine aprile) e a settembre se ne aggiungeranno altri 6, per un totale di 17 cantieri e 13 milioni di investimento (la messa in sicurezza di Acquabona, che Anas spiega essere stata rallentata dal rispetto dei protocolli di legalità, inizierà tra una decina di giorni). Anche per superare la contrarietà del territorio, «che spesso considera brutte e impattanti le opere infrastrutturali» chiosa Cascetta, la progettazione è stata concordata con la Sovrintendenza in modo che
viadotti e rotonde possano integrarsi con il paesaggio sia per quanto riguarda le forme che i colori. «Al di là degli interventi già inseriti nel Piano prosegue Cascetta - stiamo valutando altri interventi, come il superamento del collo di bottiglia di Longarone, all’uscita dell’autostrada. Predisporremo un progetto di fattibilità, poi ci metteremo alla caccia dei finanziamenti».
L’incontro di ieri è stato utile pure per dar vita alla cabina di regia, presieduta dalla prefettura di Belluno, che avrà il compito di monitorare l’andamento dei cantieri, coordinare le chiusure delle strade e stabilire le limitazioni del traffico (alcuni interventi prevedono i lavori in banchina, gli altri, la maggior parte, con senso unico alternato). «Per evitare disagi - dice Cascetta i lavori saranno comunque sospesi nel mese di agosto, quello di maggior affluenza turistica».
Infine, ieri è stato meglio circostanziato cosa s’intenda, in concreto, quando si dice che l’Alemagna sarà una delle prime «smart road» d’Italia e d’Europa: «Significa che sarà dotata di wi-fi e connessioni cellulari, potrà dialogare con le auto di ultima generazione, ad esempio dando indicazioni sul traffico, i limiti di velocità e i divieti di sorpasso, per arrivare alla guida assistita e finanche automatica. Ci saranno telecamere e droni, utili in caso di code ma anche di incidenti». Da oggi, chi volesse saperne di più può andare su anaspercortina2021.it