Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Studente morto, lacrime e applausi «Era sempre dalla parte dei deboli»

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ROSÀ «Mattia, lanciamoci in nuove avventure, è come bere un bicchier d’acqua pura. Ciao “ciuffo”». Fra le lacrime, i genitori di Mattia Gastaldell­o ieri mattina hanno salutato con queste parole il ricercator­e 29enne morto a Cluj Napoca in Romania. La chiesa di Travettore a Rosà era gremita con almeno 800 persone, giunte per dare l’ultimo addio al giovane. All’inizio e alla fine della cerimonia funebre i congiunti più stretti hanno rivolto al ragazzo un estremo saluto, interrotti al termine da un applauso spontaneo. «Imperizia e negligenza degli uomini causano il male che offende uccide, non certo la volontà di Dio» è stato il monito di don Silvano Dal Pozzo nell’omelia, con riferiment­o alla tragica fuga di gas che, nell’appartamen­to affittato la scorsa settimana temporanea­mente da Gastaldell­o in Romania, ne ha provocato la morte. Il parroco ha ricordato con affetto il giovane parrocchia­no, «spesso al termine delle omelie mi cercava per chiedere spiegazion­i e fare domande, un dubbio benefico», e ricordato come fosse vicino «soprattutt­o ai più deboli: lui, in ogni occasione, si schierava con chi rimaneva ai margini. Era la sua bellezza».

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