Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Tensioni a centrodestra Rucco: «Lega con me? Spero ci siano tutti»
Comunali, è caos. Donazzan: «Vicenza copi Bassano»
Un nome che prende quota - quello del commissario provinciale di Forza Italia Matteo Tosetto - e un’incognita di peso, ovvero quella sul comportamento della Lega. E nel frattempo le critiche interne («Mettere da parte i protagonismi e pensare al bene di Vicenza» tuona l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan) e gli inviti dai candidati «concorrenti»: «Rappresento la casa naturale dei partiti di centrodestra, auspico che convergano» dichiara il candidato sindaco sostenuto da Fratelli d’Italia e sei liste civiche, Francesco Rucco.
Di certo le parole dei due esponenti di centrodestra risuoneranno al nuovo - ennesimo - vertice dei partiti di centrodestra a livello regionale. L’incontro era in programma ieri a Padova ma è stato rinviato - dicono per motivi organizzativi - a stamattina. Stesso luogo, stesso ordine del giorno: sciogliere il nodo sulle strategie in vista delle amministrative del 10 giugno. Per Vicenza, significa trovare il capitano di quella nazionale di centrodestra che ancora deve trovare uno stemma e una bandiera unitari. Il portacolori in campo oggi, il candidato sindaco Fabio Mantovani (Forza Italia e Lega), sembra sempre più in bilico. Nelle ultime settimane l’ex-presidente dell’Ordine degli avvocati di Vicenza ha subito le critiche da parte di alcuni esponenti di Forza Italia e nei giorni scorsi è stato scaricato pure dalla Lega, con un ordine del giorno della segreteria cittadina che sposa la causa-Rucco oppure, in caso di strappo con Forza Italia, si dice pronta a giocare la carta del candidato di partito (il presidente del consiglio regionale, Roberto Ciambetti, ma si fa pure il nome del segretario cittadino, Matteo Celebron). Su questa frattura interviene Rucco: «La posizione del Carroccio è motivo di soddisfazione - dichiara - non so cosa decideranno i partiti ma a questo punto auspico che convergano tutti. Anche perché io rappresento un progetto di centrodestra che è la casa naturale di tutti i partiti dell’area». Insomma, un’apertura bella e buona.
Ma è difficile prevedere la direzione della strada che verrà intrapresa oggi: Forza Italia potrebbe fare il nome di Tosetto per cercare di superare le divisioni su Mantovani e ricucire l’unità del centrodestra. Sul commissario c’è però il veto di Fratelli d’Italia, che lo considera un nome «imposto dal partito», mentre non si sa come si comporterebbe il Carroccio regionale, che dunque rappresenta un’incognita. L’ipotesi per i partiti potrebbe essere quella di correre divisi al primo turno (il 10 giugno), sperando di ritrovarsi uniti al secondo turno sul candidato uscito vincente. Ma questo scenario riceve le critiche dell’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, in quota Forza Italia: «Il centrodestra berico - dichiara Donazzan a margine di un evento culturale ieri a Bassano - dovrebbe prendere esempio da quello di Bassano, che a più di un anno dal voto è sceso in campo compatto. Schermaglie e divisioni ci danneggiano e non vengono capite dall’elettorato».
Nel frattempo, ieri all’assemblea annuale del settore Costruttori edili e impiantisti di Confindustria erano invitati quasi tutti i candidati sindaco (ad eccezione di Franca Equizi, scesa in campo in questi giorni) ma si sono presentati solo Rucco e Otello Dalla Rosa (Pd e 4 liste civiche). Assenza, con polemica, del candidato pentastellato Francesco Di Bartolo: «Se Confindustria vorrà dialogare con noi abbandoni il progetto della Tav».