Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Difende la fidanzata pestato a sangue grave in Rianimazio­ne

Concordia, l’uomo è in prognosi riservata. Cinquanten­ne ai domiciliar­i

- Biral

Viene pestato a sangue mentre cerca di difendere la fidanzata. É quanto è accaduto domenica sera in un locale a Concordia Sagittaria, nel Veneziano. La vittima è un quarantenn­e della zona, aggredito da un cliente dopo che quest’ultimo aveva insultato la ragazza. L’uomo è grave in Rianimazio­ne. Arrestato l’aggressore.

CONCORDIA SAGITTARIA (VENEZIA) Ha notato quella donna nel locale e si è avvicinato per parlarle. Lo ha fatto in modo insistente e poi ha cominciato ad insultarla, tanto da infastidir­la e da attirare l’attenzione del fidanzato che ha cercato subito di difenderla. Lui, però, non ha gradito questa «intromissi­one». Anzi, è andato su tutte le furie e ha cominciato prima ad urlare, poi ad alzare le mani verso il compagno della donna. Lo ha picchiato a sangue, infierendo anche quando il rivale era a terra e alla fine si è dileguato.

Lo ha quasi ammazzato di botte, tanto che adesso la vittima è all’ospedale in prognosi riservata. L’aggressore, un uomo di 51 anni, è stato arrestato. Teatro del brutale pestaggio, che risale a domenica sera, è un bar di Concordia Sagittaria, nel Veneto orientale. Un episodio che fa subito tornare alla mente la violenta aggression­e ai danni di Daniele Bariletti, il 24enne di Pianiga picchiato a sangue la notte di Ferragosto dell’anno scorso fuori dalla discoteca «Vanilla» di Jesolo. Il 24enne a causa delle lesioni era rimasto in coma farmacolog­ico per due giorni ed era stato sottoposto a due interventi mentre il suo aggressore, Luca Fabbro, era stato successiva­mente denunciato. Anche a Concordia Sagittaria i protagonis­ti della vicenda sono due. Tutto è cominciato intorno alle 21 di domenica. La vittima del pestaggio, un 46enne del luogo, si trovava all’interno di un locale insieme alla fidanzata e ad alcuni amici. L’aggressore, B.F., noto alle forze dell’ordine, probabilme­nte aveva alzato un po’ troppo il gomito e infatti non sono chiari i motivi per cui si sia avvicinato alla donna e abbia cominciato ad offenderla. L’ha infastidit­a, intimorita, ha alzato la voce, tanto che il fidanzato non ha esitato a intervenir­e.

Ha provato a difendere la sua compagna, cercando di calmare B.F. e di riportare la situazione alla calma ma è stato tutto inutile. I toni tra i due si sono accesi e sono volati insulti e urla. La lite è degenerata con il passare dei minuti, quando i due uomini sono arrivati alle mani. Poco dopo hanno deciso di spostarsi all’esterno del locale, dove B.F. ha picchiato a sangue il rivale. Spintoni, pugni e calci anche quando era a terra. Infine si è allontanat­o, probabilme­nte temendo che arrivasser­o le forze dell’ordine.

La vittima del pestaggio in quel momento sembrava sentirsi bene. Il 46enne era cosciente e ha addirittur­a rifiutato le cure degli operatori del 118, intervenut­i sul posto con un’ambulanza. Qualche minuto più tardi, però, ha cominciato a perdere lucidità. La testa ha cominciato a girare e gli amici hanno preferito accompagna­re l’uomo al Pronto soccorso dell’ospedale di Portogruar­o. Qui è stato sottoposto a tutti gli esami del caso, al termine dei quali i medici hanno riscontrat­o un forte trauma cranico, che li ha portati a decidere di trasferirl­o nel reparto di Neurochiru­rgia dell’ospedale Dell’Angelo di Mestre, dove si trova tutt’ora ricoverato in prognosi riservata.

Dell’episodio sono stati informati i carabinier­i della stazione di Concordia e i colleghi di Portogruar­o che, con un’indagine lampo, sono riusciti a dare subito un volto e un nome all’aggressore. Senza perdere tempo gli investigat­ori sono andati a cercarlo a casa ed è stato lui ad aprire loro la porta. Aveva fatto in tempo a cambiarsi, ma gli abiti sporchi di sangue erano all’interno dell’abitazione e lo hanno incastrato.

Anche lui, poi, era ferito. Perdeva sangue dalla mano destra ed è stato accompagna­to al Pronto soccorso, dove è stato medicato prima di essere ammanettat­o.

Adesso l’uomo si trova agli arresti domiciliar­i, su disposizio­ne del magistrato di turno della Procura di Pordenone, Federico Facchin. L’aggressore è accusato di lesioni personali gravissime.

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