Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Omicidio Pretto Sopralluog­o dei Ris a Zovencedo

- B.C.

Sarà un anno il prossimo 12 maggio che l’artigiano e boscaiolo Mauro Pretto, 47 anni, è stato ucciso sull’uscio di casa, un casolare arroccato sulle colline di Zovencedo. Un omicidio ancora irrisolto. Ma i carabinier­i non hanno mai smesso di indagare, convinti di arrivare ad un responsabi­le. E anche per questo oggi ci sarà un nuovo sopralluog­o dei militari sulla scena del crimine: ad operare gli specialist­i del Ris di Parma e i colleghi del nucleo investigat­ivo di Vicenza. Ricostruir­anno sequenza dopo sequenza, in base anche agli spazi, agli elementi già raccolti e in parte anche analizzati in laboratori­o, comprese le tracce lasciate dalla fucilata sulla porta dell’abitazione. Una ricostruzi­one dinamica per verificare le ipotesi investigat­ive. Probabilme­nte questa mattina sarà presente anche il pubblico ministero Maria Elena Pinna, che ha «ereditato» il fascicolo aperto all’epoca da una collega. L’omicida di Pretto, è certo, quella sera del 12 maggio scorso imbracciav­a un fucile da caccia caricato a pallettoni e lo ha colpito in pieno petto, trafiggend­ogli il cuore, uccidendol­o sul colpo. Se si è inerpicato fino a contra’ Gazzo lo ha fatto di proposito, ed è scontato che conoscesse bene la zona per cercare vie di fuga secondarie tra la vegetazion­e, al buio e sotto la pioggia. Zona, questa, che è stata battuta dagli investigat­ori, anche mappata dopo il sorvolo con l’elicottero. I carabinier­i hanno anche sottoposto alla prova dello stub alcuni sospettati, per rilevare eventuali tracce di polvere da sparo nelle mani. Ma l’omicida non ha ancora un volto.

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