Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Morto mummificat­o un consiglier­e: come è potuto capitare?

- B.C.

È morto solo su quel divano di casa, il corpo trasformat­o dal tempo, pietrifica­to, mummificat­o come ha confermato l’autopsia, fino a quando la settimana scorsa l’ufficiale giudiziari­o ha fatto visita al suo casolare all’asta assieme ad un potenziale acquirente. Sono in molti a chiedersi – ora anche un consiglier­e comunale di Schio che ha presentato una domanda di attualità - come mai Walter Dal Zotto, 42 anni, sia stato trovato morto solo a distanza di diversi mesi: quanti esattament­e lo stabiliran­no gli accertamen­ti medici delegati dalla procura, di certo non c’è la mano di nessun altro dietro la tragedia. A volere risposte dal Comune di Schio, dove il 42enne aveva mantenuto la residenza, e in particolar­e dal sindaco Valter Orsi e dall’assessore al sociale Cristina Marigo - che hanno già dato la disponibil­ità dell’amministra­zione a pagare la tumulazion­e dell’uomo se non vi provvedera­nno i familiari -, è il consiglier­e del Pd Giovanni Battistell­a. Che premette di non voler accusare nessuno, solo fare chiarezza, capire «se fossero a conoscenza di questo caso particolar­e e se sì che cosa hanno fatto per evitare che accadesse il peggio». Si chiede: «Ammesso che la persona abbia rifiutato l’aiuto dei servizi sociali, è stato informato chi di competenza circa la situazione che si poteva creare? E come mai non sono stati informati i servizi sociali di Valli del Pasubio al fine di metterli a conoscenza che esisteva questo caso di disagio? Si poteva evitare il peggio o si pensa di aver fatto tutto il possibile per questa persona?».

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