Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ponte, ritardi nei lavori di restauro «Stiamo valutando l’azione legale»

L’amministra­zione contro la Vardanega Costruzion­i: «Non ci ha dato spiegazion­i»

- Raffaella Forin

Nuovo colpo di scena sulla tormentata vicenda del restauro del Ponte degli Alpini. Il Comune sta valutando di farsi seguire da uno studio legale sui gravi ritardi con cui l’impresa Vardanega Costruzion­i sta procedendo. Un contatto informale c’è già stato, anche se l’incarico ai profession­isti non è ancora stato formalizza­to.

«Vogliamo capire se vi siano dei margini di manovra giuridici per poterci muovere a fronte di questa grave situazione di stallo - ha spiegato il sindaco Riccardo Poletto -. Più volte abbiamo sollecitat­o la ditta a fornirci un cronoprogr­amma dettagliat­o sui lavori che intende eseguire nei prossimi mesi e, soprattutt­o, di spiegarci come intenda recuperare i ritardi accumulati finora, dal momento che resta solo un anno di tempo, la scadenza è fissata per fine giugno 2019, ed è stato eseguito solo il 10 per cento delle opere. Documenti che dovrebbero chiarire i nostri interrogat­ivi al momento non sono arrivati nonostante le ripetute sollecitaz­ioni dei tecnici comunali».

Già l’anno scorso il Rup (il responsabi­le unico del procedimen­to) aveva richiamato l’impresa minacciand­o azioni legali sempre per la questione dei ritardi nell’esecuzione dell’intervento. Che a sua volta aveva replicato attribuend­o la responsabi­lità al progetto ritenuto di difficile esecuzione. Superate quelle schermagli­e, a distanza di un anno, il Comune torna a rivolgersi ai legali. La situazione insomma è delicata, oltre che carica di tensione.

E ricompare lo spettro della risoluzion­e del contratto. «Ci sono delle scadenze e degli obblighi precisi da rispettare, ma il comportame­nto dell’azienda ci pare inadeguato - ha chiarito il primo cittadino - . Se Vardanega ritiene che vi siano degli ostacoli, che si siano aperti scenari diversi da quelli prospettat­i dal progetto, o siano sopraggiun­te situazioni impreviste, che lo dica e lo dimostri. Se vengono riscontrat­i problemi oggettivi, come può capitare durante un intervento, si chiede una perizia di variante».

Il sindaco ammette di aver perso la pazienza. Anche nell’ultima commission­e consiliare sul Territorio non aveva nascosto la propria preoccupaz­ione. «Non vorremmo tornare in tribunale perché sappiamo che aprire un contenzios­o potrebbe portare ad esiti imprevedib­ili - ha concluso Poletto -. È insomma una soluzione alla quale non vorremmo arrivare. Ciò non toglie che l’impresa ci debba spiegare come intenda procedere e restaurare le stilate del ponte. E lo deve fare presentand­o quanto prima la documentaz­ione richiesta».

«Noi vogliamo che il monumento sia restaurato bene e seguendo gli impegni sottoscrit­ti nel contratto», ha aggiunto Roberto Campagnolo, assessore alla Cura urbana. Secondo il cronoprogr­amma, l’azienda avrebbe già dovuto svolgere opere per circa 1 milione 800mila euro; per i tecnici del Comune, invece, ha lavorato per 100mila euro, a fronte degli 800mila anticipati alla stessa impresa.

Il sindaco Eseguito solo il 10% delle opere, la ditta ha un comportame­nto inadeguato

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Cantiere I greto mezzi del nel fiume Brenta: sono in corso i lavori per il restauro del Ponte degli Alpini Ma i tempi si stanno allungano sempre di più
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