Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Olimpico «Pop» Così Baricco rilegge Palladio
Lo scrittore firma il «Palladio Project», rivisitazione del teatro Spostato l’ingresso, giochi di luce, guide attraverso il tablet, musica e un video al termine del percorso. Il nuovo bookshop
Si può far in immergere un luogo intoccabile? i visitatori Ci ha provato Alessandro Baricco assieme alla sua Scuola Holden. La location è il Teatro Olimpico di Vicenza. Il più antico teatro coperto. L’ultima opera di Palladio. Gli strumenti? Le parole ovviamente e poi una trama di luci e musica. È nato così POP, «Palladio Olimpico Project»: una narrazione che vuole essere immersiva, popolare, suggestiva. «I visitatori si sentiranno emozionati e sorpresi – ha detto lo scrittore ieri, presentando l’iniziativa – E i vicentini avranno una ragione in più per prendersi cura di questo gioiello».
Un’operazione estremamente delicata quella di far convivere frotte di visitatori e un teatro-monumento inaugurato nel 1585 e che conserva ancora le scene firmate da Vincenzo Scamozzi, inaccessibili persino ad attori e drammaturghi quando devono montare un’opera. Lo scrittore torinese ha accettato la sfida lanciata dal Comune di Vicenza, che in questi anni «ha cercato testardamente di rendere vivo il patrimonio restaurato e metterlo a disposizione di tutti», ha sottolineato il sindaco Achille Variati.
Sono stati tre anni di progettazione in stretta collaborazione con la Sovrintendenza, «un lavoro paziente e abile», lo definisce Jacopo Bulgarini d’Elci, assessore alla cultura. «L’operazione di visita guidata d’autore si inserisce infatti in un più completo restyling del teatro», spiega Pier Giacomo Cirella, segretario generale della Fondazione Teatro Comunale, che si è fatta carico della regia complessiva. Il risultato? «L’intera illuminazione è stata sostituita con soluzioni a led di nuova generazione, l’ingresso è spostato dalla parte del giardino, un nuovo bookshop accoglie i visitatori. E da lì inizia anche il tour ideato da Baricco».
Tablet alla mano, si entra a gruppi di massimo 70 alla volta all’Odeo dove si può sostare e leggere micro-storie sul teatro e sull’epoca di costruzione e poi su un grande schermo nell’Antiodeo lo stesso Baricco ricostruisce la genesi dell’Olimpico, «la storia di talento e di follia» nell’inserire un teatro all’interno dell’edificio, la sontuosa inaugurazione, il secondo spettacolo dopo trecento anni.
Lui spiega l’intervento come «un vero percorso drammaturgico capace di tenere la suspence iniziale e di non far mai vedere l’oggetto della storia fino all’anfiteatro». Seduti sulle gradinate, si assiste a una coreografia di «scenofonie, luminismi e stile» firmate da Roberto Tarasco e di musica composta per l’occasione da Nicola Tescari: un gioco che fa davvero scoprire statue, arcate, quadrature e scene che abitualmente si perdono alla vista, tanto è spettacolare l’ambiente. La firma di Palladio è proiettata sul soffitto affrescato di un cielo azzurro e nuvole leggere.
Questa esperienza di visita «sarà un modello che altre città vorranno copiare», promette Baricco. Un modello soprattutto di intervento pubblicoprivato: l’intero restyling ha un valore di quasi 500 mila euro, cui è stato possibile far fronte grazie al supporto di Confindustria, Fondazione Cariverona e municipalizzata AIM, mentre per le forniture lo sponsor tecnico è Bibetech, un’azienda vicentina di eccellenza nel campo dell’illuminazione e illuminotecnica.
Il Baricco-tour dura un 45 minuti, è attivo da oggi fino al 30 giugno dalle 9 alle 10.30 e dalle 13 alle 14.30 fino al 30 giugno; dal 1 luglio a tutto agosto, l’orario sarà solo dalle 10 alle 13.45. E per tutto questo week-end l’entrata per i vicentini è gratuita.