Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Choc a Belluno, consigliere comunale ferito a coltellate da uno straniero in pieno giorno
Le gocce di sangue BELLUNO erano dappertutto. Sulla giacca elegante, sulla camicia, sui pantaloni. Lo seguivano anche sul marciapiede come un’ombra rossa e sinistra. A causarle un taglio abbastanza profondo sul braccio e uno più piccolo tra labbra e naso.
Bruno Longo, consigliere comunale di Belluno all’opposizione, è stato aggredito ieri mattina nel quartiere di Baldenich. Senza motivo, apparentemente. Per coloro che hanno assistito alla scena è sembrato di vivere in un’altra città. Di certo non in quella che, cinque mesi fa, è stata definita dal Sole24ore la più vivibile d’Italia. «Ignoro le modalità e i motivi di questo pericoloso atto ma è da censurare: Belluno non accetta azioni del genere, non le tolleriamo» commenta il sindaco Jacopo Massaro.
Ad aggredire il consigliere, un 54enne croato disoccupato con precedenti contro la persona, tra cui minacce e lesioni, per i quali non era stato condannato. Verso le 12.30 Longo si era fermato con l’auto davanti a un bar, all’interno del quale si trovava il 54enne. Non appena si è accorto che il consigliere stava parcheggiando gli è corso incontro e ha cominciato a colpirlo al volto a mani nude. «Dammi i soldi!» avrebbe urlato. Il finestrino era abbassato e Longo era ancora all’interno dell’auto. L’aggressore ha tirato fuori un coltello di 10 centimetri, portato da casa, e ha cercato di colpirlo al collo ma fortunatamente è riuscito solo a ferirlo a un braccio. Poi ha tirato qualche calcio allo sportello della vettura, ha lacerato la capote in tela e lanciato un bicchiere contro il finestrino.
La moglie del croato ha provato a trattenerlo. «Vado a prendere la pistola e gli sparo!». L’uomo si è divincolato ma nel frattempo sono arrivati i poliziotti, coordinati dal commissario Michele Natalicchio. Gli agenti sono riusciti a calmarlo e a disarmarlo dopo una trattativa non facile in cui si è tolto la maglietta e ha minacciato con il coltello chiunque si avvicinasse. L’uomo è stato arrestato per tentato omicidio, porto d’armi, minacce a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. La vittima è stata trasportata al pronto soccorso. I medici hanno chiuso la ferita con dei punti e gli hanno consigliato di non muovere il braccio. La prognosi è di 30 giorni.
«Non so perché mi abbia aggredito - ha spiegato Longo quando è uscito dall’ospedale – mi ero fermato solo per salutare un amico. Urlava che voleva dei soldi. Forse mi ha scambiato per un altro. Poco tempo fa mi aveva visto con un amico a cui aveva chiesto un prestito. Ma questo gliel’aveva negato».
Al momento dell’aggressione il croato era molto confuso e in passato era stato ricoverato in Psichiatria. Questa notte l’ha passata in carcere e oggi scoprirà la decisione della Procura. «Non sapendo la dinamica e le motivazioni è difficile lasciare dichiarazioni – ha spiegato Franco Roccon, consigliere comunale all’opposizione con Civiltà bellunese – si può dire che la città, malgrado le 71 telecamere e il lavoro capillare delle forze dell’ordine, ha perso da un po’ di tempo la sua tranquillità dovuta proprio all’inserimento quasi forzato di persone non residenti, talvolta disperati».