Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ex Popolare, tra satira e realtà Sul palco gli azionisti beffati Lo spettacolo in maggio, 5 Comuni lo sostengono
Risparmiatori «azzerati» VICENZA e disperati, azionisti ex Bpvi che le provano tutte per riuscire a incontrare l’ex presidente Gianni Zonin: pure rivolgendosi a un mago – il ciarlatano Ydur – che tenterà di evocare il banchiere di Gambellara con una seduta spiritica. Il dramma dei soci defraudati dalle popolari nell’Alto Vicentino diventa una commedia che il regista Andrea Mazzacavallo porterà in alcuni teatri della provincia. Una narrazione in parte inventata e che farà a tratti sorridere, ma nella quale gli attori – non professionisti, «veri» ex azionisti – racconteranno anche le proprie vicissitudini personali.
«È già in corso una sorta di meccanismo di rimozione collettiva di quel che è accaduto, il Veneto non sta “leggendo” a sufficienza quanto è successo con le banche – è l’allarme di Franco Balzi, sindaco di Santorso – ed è pericolosissimo. Per questo i nostri Comuni hanno coprodotto questo spettacolo».
La prima sarà il 5 maggio all’auditorium di Marano, ad ingresso libero. «Speriamo che da qui inizi una tournee – sottolinea il sindaco di Marano, Marco Guzzonato –, questo progetto merita di andare oltre la nostra provincia». Al momento sono previste due repliche: una il 4 giugno al Teatro Pasubio di Schio e l’altra il 5 luglio a Valdagno.
Lo spettacolo «La seduta spiritica, ovvero dov’è Zonin» sarà interpretato in tutto da una quindicina di attori, divisi in due gruppi. «Il primo è quello degli “spiritisti”. Cioè quattro risparmiatori azzerati che hanno deciso di pagare un mago pur di rintracciare Zonin – precisa il regista –. Il secondo gruppo è invece composto dagli “antenati”: persone già morte, che sanno quel che è accaduto e quel che accadrà». Ad un certo punto farà capolino sul palco anche l’ex presidente della Bpvi, Zonin: «In modo inaspettato» si limita a dire, sibillino, il regista. Il progetto è stato sostenuto e coprodotto dall’associazione Casa del Consumatore e dai Comuni di Marano, Valli del Pasubio, Valdagno e Santorso. Per il vicesindaco di Valdagno Michele Vencato è importante che «non si perda la memoria del crack della Popolare perché ci sono state famiglie, relazioni e amicizie andate in fumo. E qualcuno si è tolto la vita». Aggiunge il vicesindaco di Valli del Pasubio Paolo Piangonda: «È importante continuare a parlarne, perché una truffa di queste dimensioni non deve potersi ripetere mai più».