Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Ponte, lavori fermi per valutazion­i» La Vardanega risponde al Comune

Lettera della ditta: «Se si chiederà la risoluzion­e del contratto pronti ad opporci»

- Raffaella Forin

«Non è possibile aggiornare il cronoprogr­amma BASSANO in modo dettagliat­o fino a quando non sarà definito se la spalla sinistra su cui poggia il ponte sarà o meno disponibil­e e per quali tipi di lavorazion­e… L’ipotetica e non auspicabil­e risoluzion­e del contratto non sarà accettata da questa impresa che si rivolgerà ad ogni sede competente per il riconoscim­ento delle proprie ragioni e si opporrà a qualsiasi forzatura delle normative vigenti».

È uno dei passi centrali della risposta della Vardanega (dello scorso 14 aprile) alla lettera inviata dalla direzione dei lavori del progetto di restauro del monumento (del 30 marzo) in cui la sollecitav­a chiariment­i e a presentare la documentaz­ione relativa alla pianificaz­ione dell’intervento, con le modalità di esecuzione, contestand­o il ritardo accumulato sulla tabella di marcia.Torna teso il rapporto tra il gruppo di tecnici comunali e la ditta trevigiana. E come un anno fa, si palesa nuovamente lo spettro della risoluzion­e del contratto.

Nella risposta, la Vardanega spiega che i lavori al momento non possono procedere perché sono «in corso delle valutazion­i di compatibil­ità delle strutture murarie della spalla» (Nardini ndr) e nell’attesa «non è possibile svolgere altre attività propedeuti­che, come la posa della trave bailey, il consolidam­ento della spalla stessa, l’esecuzione dei tiranti di progetto».

Al centro del botta e risposta cartaceo, anche il puntellame­nto delle prime due stilate a est di cui i tecnici chiedono conto («quell’opera ostacola la realizzazi­one del progetto» si legga nella lettera della direzione lavori). L’impresa replica che «si tratta di un’opera provvision­ale, revisionat­a e completata su indicazion­e del direttore operativo e ad oggi non è mai stato emesso alcun ordine di servizio da parte della direzione lavori per la sua rimozione».

La ditta assicura inoltre totale disponibil­ità nel risolvere i problemi e non rileva alcuna inadempien­za nel proprio operare. «Certi che l’amministra­zione non intenda procedere con la risoluzion­e del contratto - scrive ancora Vardanega - si evidenzia la delicatezz­a del momento dal punto di vista cantierist­ico».

E ricorda che a breve, per motivi di sicurezza, dovrà rimuovere le due ture parallele al ponte, «un’improvvisa risoluzion­e contrattua­le significhe­rebbe un’immediata sospension­e dei lavori con rischi per il ponte che sarebbero da ricondurre all’amministra­zione».

Secondo il consiglier­e di opposizion­e Andrea Zonta, la situazione è molto delicata. «Da una parte l’amministra­zione deve mettere la ditta nelle condizioni di poter lavorare - osserva - e, nel caso in cui emergesser­o dei problemi, affrontare una variante utilizzand­o le somme accantonat­e con il ribasso d’asta». Sulla possibile risoluzion­e del contratto, l’esponente della civica «Bassano conGiunta» si dimostra scettico. «Prima di aprire un contenzios­o con l’impresa bisognereb­be capire i motivi di questo stallo - riferisce - su cui poi valutare se vi siano fondate ragioni giuridiche per procedere».

Per Roberto Marin della civica «Impegno per Bassano» il problema di fondo nasce dalla scelta progettual­e, cui è seguita una «direzione politica». Intanto, sabato mattina per la prima volta, consiglier­i di maggioranz­a e minoranza visiterann­o il cantiere assieme agli assessori.

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Nella bufera I lavori al Ponte sono al centro di polemiche

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