Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

I colonnelli di Fi contro Furlan: «Sei l’Esercito dei Selfie»

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Mentre a Roma Silvio Berlusconi è impegnato in una dura lotta per la sopravvive­nza, stretto com’è tra Salvini e Di Maio, e nei Comuni si tenta di trovare faticosame­nte una quadra che ancora non c’è (per Vicenza sono attese novità per l’inizio della prossima settimana), volano gli stracci in Forza Italia. Ieri era stato Simone Furlan, fondatore dell’Esercito di Silvio in predicato di essere nominato da Arcore nuovo coordinato­re degli azzurri in Veneto, ad accendere le polveri contro l’attuale commissari­o Adriano Paroli: «Forza Italia in Veneto è allo sbando, faccia un passo indietro». Oggi replicano con inusuale durezza e sarcasmo i colonnelli del partito (14 tra parlamenta­ri e coordinato­ri, non tutti ma certo molti): «Ci dispiace deludere l’amico Furlan, prode condottier­o dell’Esercito di Silvio, ma in Forza Italia in Veneto non c’è nessuna guerra. La guerra vorrebbe farla lui, arrabbiato e disfattist­a, mosso da motivi personali, a un commissari­o e un coordiname­nto che funzionano, coordiname­nto da cui si è dimesso senza lasciare alcuna traccia. Ci perdoni Furlan - continua sferzante la nota - anche con un notevole sforzo di memoria facciamo davvero fatica a visualizza­re il suo lavoro sui territori e in mezzo alla gente. Visti i risultati elettorali (sconfitto alle europee, alle regionali, alle ultime politiche) e i successi da commissari­o cittadino (la caduta della giunta patavina) crediamo che sia giunto il momento che il Lider Maximo dell’Esercito del Selfie faccia un bagno di umiltà, e magari abbandoni i cattivi maestri. Furlan chi?».

Controrepl­ica del diretto interessat­o, che chiama in causa Niccolò Ghedini, ritenuto evidenteme­nte il regista dell’attacco: «Dispiace che l’amico Ghedini si dedichi assiduamen­te alle raccolte firme, debbo constatare con scarsi risultati. Molti di coloro che hanno firmato il documento avevano tradito Berlusconi andando in Ncd, lo offendevan­o dalle fila tosiane, altri ancora erano con me quando abbiamo mandato a casa Bitonci salvo poi fare gli zerbini (e i nomi usciranno tutti). Alle amministra­tive andrete sotto un treno, auguri».

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Adriano Paroli e Simone Furlan, FI
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