Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Asta, si scalda la pista di Torino Ipotesi Rosso: mr Diesel «frena»
Vicenza, il gruppo con Adalberto Giraudo è interessato anche al Menti
Sono giorni molto importanti per il futuro del Vicenza che domani a Ravenna giocherà una partita fondamentale nella corsa alla salvezza, condizione necessaria per vedere all’asta degli acquirenti seri e con progetti importanti finalizzati a rilanciare la società berica nel calcio che conta.
Il tempo però stringe, l’asta si terrà tra meno di una settimana e chi è interessato a concorrere deve aver già deciso le strategie da seguire. Le voci e le indiscrezioni si rincorrono. Quello che pare certo è che, quella che si terrà il 27 aprile, potrebbe essere un’asta in cui non mancheranno le sorprese con partecipanti di cui magari si è saputo poco o nulla. Del resto chi ha intenzioni serie lavora in silenzio, un po’ come è accaduto nel giugno 1997 quando la società inglese Stellican di Steven Julius si presentò e vinse l’asta senza che prima se ne fosse quasi mai parlato. In questi mesi di possibili acquirenti si è scritto e parlato tanto, con il gruppo capitanato da Ubaldo Calabrò e dall’ex portiere della Juventus Stefano Tacconi che per primo è uscito allo scoperto dichiarando che tutto era pronto per versare il milione di euro richiesto a garanzia. Ma alle parole non sono seguiti i fatti, difficile dire se questo equivalga ad una rinuncia. Chi invece non è mai uscito allo scoperto ma ha lavorato per verificare i pro e i contro dell’operazione è il gruppo spagnolo Baskonia-Alaves Group, la proprietà a cui fa riferimento anche il club basco del Deportivo Alaves che milita nella Primera Division spagnola. Gruppo che ha un progetto internazionale intrapreso dal club con una partnership con il NK Rudes Zagreb, società che partecipa al campionato di serie A croata.
Ma i possibili pretendenti non finiscono certo qui. Negli ultimi giorni rimbalza con sempre più insistenza l’interesse di un gruppo immobiliare di Torino che fa riferimento al commercialista Adalberto Giraudo, omonimo del terzino sinistro del Vicenza Federico di cui dovrebbe essere lo zio. La cordata è composta da almeno due imprenditori piemontesi interessati anche a sviluppare il progetto di ristrutturazione dello stadio Menti e dell’area circostante, contesto questo di assoluta importanza nella decisione del gruppo rappresentato da Giraudo. Per chiudere l’opzione più suggestiva che riguarda un possibile interesse del patron di Diesel Renzo Rosso, notizia già uscita a febbraio e al tempo smentita dall’entourage dell’interessato, così come altre smentite sono arrivate anche nella giornata di ieri.
E’ cambiato qualcosa da due mesi ad oggi? Difficile saperlo perché qualora Rosso avesse deciso di acquisire il Vicenza calcio, cosa che non si può per altro escludere, si troverebbe di fronte ad una serie di problemi. Il primo riguarda il Bassano di cui i Rosso sono proprietari, e l’impossibilità di avere la proprietà di due società nella stessa categoria. Di vendere il Bassano Rosso non ha intenzione, ma andando oltre ci si chiede come potrebbe essere gestita l’acquisizione del Vicenza calcio il giorno 27, quando due giorni dopo i biancorossi dovranno affrontare proprio il Bassano. Una situazione davvero non facile e le motivazioni sono facilmente intuibili. Non resta che attendere ancora qualche giorno.
I rumors I Rosso negano di voler acquistare il Vicenza: resta la chance legata al gruppo Baskonia