Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«ARRIVEDORC­I» ELIO E LE STORIE TESE

Stasera il tour dell’addio fa tappa alla Kioene Arena di Padova. Annullata la data a Conegliano, spostata dall’Arena di Verona al Teatro Romano la serata veronese. «Siamo a scadenza, dopo il 30 giugno non saremo più»

- Francesco verni

«S iamo a scadenza, dopo il 30 giugno non saremo più. È giusto ricordare che in realtà il gruppo si è sciolto il 19 dicembre, con la data al Forum, poi abbiamo continuato per accontenta­re tutti: è la prima tournée di una band che si è già sciolta». Con la solita surreale ironia Stefano Belisari, cantante e frontman di Elio e le storie tese, ha spiegato così come, questa sera alla Kioene Arena di Padova, si potrà assistere a un concerto di un gruppo che non c’è (ore 21.30, info www.fepgroup.it).«Il tour d’addio» della band più divertente (e capace) d’Italia, ha subìto degli intoppi in biglietter­ia, dove i tagliandi staccati sono stati minori di quelli previsti. Così la data del primo maggio all’Arena di Verona si è trasferita nel più piccolo teatro Romano il 9 giugno, mentre il live del 25 maggio alla Zoppas Arena di Conegliano, Treviso, è stato annullato. I biglietti acquistati per la Zoppas Arena rimangono validi per assistere al concerto padovano di questa sera, mentre i biglietti comprati per il live all’Arena restano validi per quello del teatro Romano. Chi invece non potrà (o vorrà) andare a vedere i propri beniamini, se in possesso di un biglietto per l’Arena potrà chiedere il rimborso entro il 5 maggio, se di un tagliando per Conegliano avrà tempo fino al 28 maggio. Brutta notizia invece per chi aveva già acquistato un pacchetto «Ji boca» o «L’amore» che, per motivi tecnici organizzat­ivi, non saranno più fruibili. Per questi l’organizzaz­ione procederà in automatico al rimborso totale sulla carta di credito (info scrivendo a goldexperi­ence@fepgroup.it).

Tornano alla musica suonata, il live di questa sera sarà un bellissimo modo salutare Elio

e le storie tese. «È il più imperdibil­e tour degli ultimi trent’anni in Italia. Imperdibil­e perché se lo perdi adesso non lo vedrai mai più – ha scherzato Elio – siamo ancora al top, e al top vogliamo lasciare. Sarà un concerto di tre ore perché vogliamo che chi ci segue esca appagato: la scaletta l’abbiamo costruita facendo scegliere i brani nel nostro sito, i fan si sono espressi con una votazione e l’abbiamo rispettata». Il Mediolanum Forum di Assago doveva essere l’ultimo concerto, anche se in pochi avevano preso sul serio la notizia. Poi la decisione della partecipaz­ione a Sanremo, un album «Arrivedorc­i» e una tournée d’addio. «Per fare bene le vaccate, ci vuole un impegno serio. In carriera – continua Elio - abbiamo realizzato cose incredibil­i, dal film con Rocco Siffredi alla canzone di 12 ore con bis di mezzora, fino alle collaboraz­ione con Carlos Santana e James Taylor. Lo scioglimen­to è necessario per mantenere il punto».

In tour dal 1988, gli Eelst hanno tenuto centinaia di concerti in 30 anni e pubblicato decine di canzoni cult da Tapparella a Supergiova­ne da La terra dei cachi a John Holmes. «Il testimone a chi lo passiamo? - Si chiede, salutando, la band - rimangono i Kolors che come noi hanno puntato tutto sull’aspetto fisico. Comunque vorremmo dare il testimone a Mangoni, sarà lo spin off degli Elii, l’abbiamo allevato per troppi anni».

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Ironici Elio e le storie tese in concerto: paradossi e surrealism­o

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