Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Dalla Rosa nella sua «Leopolda» delinea il programma di coalizione E sull’avversario dice: solo parole
Una mattinata di lavori, dieci tavoli e altrettante tematiche, e alla fine una serie di punti programmatici «che nascono dal basso, dall’ascolto e dalla condivisione con le persone». Ma anche un attacco preciso: «Chi non sta in piazza per la Festa della liberazione del 25 aprile non è degno di guidare questa città». Otello Dalla Rosa, il candidato sindaco di centrosinistra sostenuto da Pd e 4 liste civiche, parla ai suoi ma attacca il diretto rivale nella corsa verso il voto delle prossime elezioni del 10 giugno.
L’occasione è l’evento andato in scena ieri: un incontro allo spazio industriale 121 (un fabbricato dismesso e convertito, quasi una «Leopolda» - il consesso nazionale del Pd a Firenze in chiave vicentina) con la maggior parte dei 150 candidati consiglieri comunali che lo sostengono e durante il quale è stato delineato il programma di coalizione. «Non è il programma steso con opacità dalle forze di destracentro che sostengono Rucco (Francesco, candidato di Lega, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia-Udc e civiche, ndr) ma una cosa straordinaria e innovativa che ci ha portati a definire punti coerenti e pratici che metteremo in campo nella nostra eventuale azione amministrativa».
Arrivare al programma ha comportato un lavoro di tre ore: dieci gruppi composti da circa una decina di persone ciascuno hanno lavorato su altrettanti temi, ognuno portando le proprie idee, che sono state messe al voto: le tre che hanno raccolto più voti, sono state inserite nel programma. Dopo il voto la presentazione delle idee, che diventeranno punti di programma, da parte degli esponenti delle varie liste a sostegno di Dalla Rosa. Per citarne alcuni: la creazione di un «brand-Vicenza» in campo turistico e culturale, la realizzazione del servizio delle «pattuglie di zona» e di una «centrale operativa unica di polizia sul territorio» in tema di sicurezza. E poi il rinforzo del bilancio partecipativo, la «rigenerazione urbana attraverso luoghi dismessi» e persino l’organizzazione di una giornata dedicata all’orientamento giovanile da realizzare in Basilica Palladiana, sull’esempio della fiera «Job & Orienta» di Verona.
Infine il messaggio di Dalla Rosa, che rivolgendosi ai suoi definisce le due parole chiave del programma: «Puntiamo su innovazione, nelle idee, e rinnovamento, nei volti della nuova classe dirigente di questa città».
Ma poi Dalla Rosa attacca il candidato di centrodestra Francesco Rucco in un clima da pura campagna elettorale: «Quelle sono forze di destra-centro e non di centrodestra - attacca Dalla Rosa -. I loro punti programmatici servono solo a fare propaganda elettorale e lo stesso Rucco ne cita sempre solo due, ovvero degrado e sicurezza. Ma non è semplicemente parlandone che i problemi si risolvono. Servono idee e progetti concreti. Noi li abbiamo perché abbiamo condiviso un’idea di città, loro invece sono una coalizione incollata con lo scotch che propongono la restaurazione della stessa amministrazione che ha fatto il nuovo tribunale e che ha distrutto Aim».