Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Al Menti è l’ora del derby
Vicenza e Bassano in campo con obiettivi opposti: i biancorossi vogliono evitare i playout quasi certi, i giallorossi giocano per la miglior piazza ai playoff. In Curva Sud c’è sciopero del tifo
È il giorno del derby,. VICENZA Al Menti Vicenza e Bassano, con due obiettivi e due stati d’animo diametralmente opposti. Da una parte un Vicenza che, perdendo a Ravenna e con la vittoria del Gubbio proprio a Bassano, di fatto dovrà passare per i play out per sperare nella salvezza o confidare in una serie di risultati che sulla carta paiono improbabili. Dall’altra parte un Bassano che, Gubbio a parte, ha inanellato una serie di risultati che lo hanno proiettato nella zona playoff. E i giallorossi puntano in alto per dire la loro fino in fondo negli spareggi per la serie B. in classifica alla posizione di fanalino di coda, dovrà rinunciare al terzino sinistro Federico Giraudo, che venerdì è stato operato alla mano destra fratturata a Ravenna a causa di un pestone, oltre a Giusti, Turi e Magri che non risultano nella lista dei convocati. L’assenza di Giraudo potrebbe anche convincere il tecnico del Vicenza a cambiare lo schieramento in campo, abbandonando il 3-5-2 che finora non ha portato migliorie nel gioco, né vittorie. Nel caso di conferma del modulo con cui finora Lerda ha sempre schierato il Vicenza, sarà Jakimovski a prendere il posto dell’infortunato Giraudo, con il rientrante Bianchi che agirà, su tutta la fascia, a destra. Rientro importante perché consentirà a De Giorgio di tornare a giocare in un ruolo che gli si addice, lasciando quello di esterno basso a destra svolto a Ravenna con risultati decisamente negativi.
Proprio l’ex giocatore di Crotone e Latina, che sotto la gestione tecnica di Nicola Zanini aveva ben interpretato il ruolo di centrocampista avanzato in appoggio alle punte, è, insieme a Giacomelli, il giocatore che potrebbe dare l’input per cambiare l’inerzia negativa da cui la squadra non riesce ad uscire. Contro il Bassano che cerca la miglior piazza ai playoff serviranno anche i gol di Ferrari e Comi che, nel caso venisse scelto il 4-4-2, potrebbero anche giocare insieme dal primo minuto, con Giacomelli e De Giorgio sugli esterni. Di certo sarà necessario mettere in campo un altro spirito, un atteggiamento più determinato e convinto, e non la rassegnazione su tutta la linea vista a Ravenna. Reazione che si attende dalla squadra, ma anche dal tecnico il cui apporto finora è stato quasi nullo. Finire in crescendo può servire, nella peggiore delle ipotesi, a preparare i playout. Il Vicenza, per altro, giocherà senza l’apporto della sua curva, che resterà deserta in segno di protesta.
Qui Bassano
A Bassano ono cambiate tante cose, da quel derby d’andata perso 1-0 che aveva battezzato nel modo peggiore la nuova avventura di Giovanni Colella. Lo sconforto, dopo il ko griffato Ferrari, si era impadronito dell’ambiente, convinto di essere di fronte all’ennesima delusione. E invece quell’allenatore arrivato in punta di piedi e dopo i rumors insistenti che volevano Bepi Pillon in orbita giallorossa, ha stupito tutti. Nonostante il ko col Gubbio nel girone di ritorno è davanti a tutti, con un rendimento strepitoso, fatto di bel gioco e di gol, di prestazioni altisonanti e di punti conquistati uno dopo l’altro con pieno merito. Oggi Colella proverà a prendere i tre punti a un Vicenza precipitato all’ultimo posto e in grande crisi.
«E’ una partita che riveste diversi significati per mille motivi – sottolinea – all’andata fu la mia “prima” sulla panchina del Bassano e sappiamo tutti come abbiamo perso. Nel frattempo sono cambiate tante cose, dobbiamo mettere in campo convinzione e coraggio, vogliamo i tre punti, abbiamo le idee chiare ma dobbiamo metterle in pratica con coraggio. Contro il Gubbio non posso contestare il nostro atteggiamento, abbiamo avuto altre problematiche, dobbiamo fare con convinzione le cose che sappiamo fare. Per migliorare dobbiamo però farle con una continuità maggiore all’interno della gara. La nostra è una squadra che lascia intravedere delle potenzialità notevoli, ma dobbiamo limare le nostre carenze. La frenesia non va bene ma significa volontà di vincere la gara, noi giocheremo sempre per i tre punti». La formazione. Qualche dubbio c’è, in tutti i reparti. Stevanin sembra favorito su Karkalis, a centrocampo sono in cinque per tre maglie, Diop può scavalcare Fabbro e Gashi potrebbe essere la sorpresa dal primo minuto.
Per il tecnico giallorosso gli assenti non mancano: sono out Grandolfo, Razzitti, Venitucci e Laurenti.