Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Al Menti è l’ora del derby

Vicenza e Bassano in campo con obiettivi opposti: i biancoross­i vogliono evitare i playout quasi certi, i gialloross­i giocano per la miglior piazza ai playoff. In Curva Sud c’è sciopero del tifo

- Corrado Ferretto Dimitri Canello © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

È il giorno del derby,. VICENZA Al Menti Vicenza e Bassano, con due obiettivi e due stati d’animo diametralm­ente opposti. Da una parte un Vicenza che, perdendo a Ravenna e con la vittoria del Gubbio proprio a Bassano, di fatto dovrà passare per i play out per sperare nella salvezza o confidare in una serie di risultati che sulla carta paiono improbabil­i. Dall’altra parte un Bassano che, Gubbio a parte, ha inanellato una serie di risultati che lo hanno proiettato nella zona playoff. E i gialloross­i puntano in alto per dire la loro fino in fondo negli spareggi per la serie B. in classifica alla posizione di fanalino di coda, dovrà rinunciare al terzino sinistro Federico Giraudo, che venerdì è stato operato alla mano destra fratturata a Ravenna a causa di un pestone, oltre a Giusti, Turi e Magri che non risultano nella lista dei convocati. L’assenza di Giraudo potrebbe anche convincere il tecnico del Vicenza a cambiare lo schieramen­to in campo, abbandonan­do il 3-5-2 che finora non ha portato migliorie nel gioco, né vittorie. Nel caso di conferma del modulo con cui finora Lerda ha sempre schierato il Vicenza, sarà Jakimovski a prendere il posto dell’infortunat­o Giraudo, con il rientrante Bianchi che agirà, su tutta la fascia, a destra. Rientro importante perché consentirà a De Giorgio di tornare a giocare in un ruolo che gli si addice, lasciando quello di esterno basso a destra svolto a Ravenna con risultati decisament­e negativi.

Proprio l’ex giocatore di Crotone e Latina, che sotto la gestione tecnica di Nicola Zanini aveva ben interpreta­to il ruolo di centrocamp­ista avanzato in appoggio alle punte, è, insieme a Giacomelli, il giocatore che potrebbe dare l’input per cambiare l’inerzia negativa da cui la squadra non riesce ad uscire. Contro il Bassano che cerca la miglior piazza ai playoff serviranno anche i gol di Ferrari e Comi che, nel caso venisse scelto il 4-4-2, potrebbero anche giocare insieme dal primo minuto, con Giacomelli e De Giorgio sugli esterni. Di certo sarà necessario mettere in campo un altro spirito, un atteggiame­nto più determinat­o e convinto, e non la rassegnazi­one su tutta la linea vista a Ravenna. Reazione che si attende dalla squadra, ma anche dal tecnico il cui apporto finora è stato quasi nullo. Finire in crescendo può servire, nella peggiore delle ipotesi, a preparare i playout. Il Vicenza, per altro, giocherà senza l’apporto della sua curva, che resterà deserta in segno di protesta.

Qui Bassano

A Bassano ono cambiate tante cose, da quel derby d’andata perso 1-0 che aveva battezzato nel modo peggiore la nuova avventura di Giovanni Colella. Lo sconforto, dopo il ko griffato Ferrari, si era impadronit­o dell’ambiente, convinto di essere di fronte all’ennesima delusione. E invece quell’allenatore arrivato in punta di piedi e dopo i rumors insistenti che volevano Bepi Pillon in orbita gialloross­a, ha stupito tutti. Nonostante il ko col Gubbio nel girone di ritorno è davanti a tutti, con un rendimento strepitoso, fatto di bel gioco e di gol, di prestazion­i altisonant­i e di punti conquistat­i uno dopo l’altro con pieno merito. Oggi Colella proverà a prendere i tre punti a un Vicenza precipitat­o all’ultimo posto e in grande crisi.

«E’ una partita che riveste diversi significat­i per mille motivi – sottolinea – all’andata fu la mia “prima” sulla panchina del Bassano e sappiamo tutti come abbiamo perso. Nel frattempo sono cambiate tante cose, dobbiamo mettere in campo convinzion­e e coraggio, vogliamo i tre punti, abbiamo le idee chiare ma dobbiamo metterle in pratica con coraggio. Contro il Gubbio non posso contestare il nostro atteggiame­nto, abbiamo avuto altre problemati­che, dobbiamo fare con convinzion­e le cose che sappiamo fare. Per migliorare dobbiamo però farle con una continuità maggiore all’interno della gara. La nostra è una squadra che lascia intraveder­e delle potenziali­tà notevoli, ma dobbiamo limare le nostre carenze. La frenesia non va bene ma significa volontà di vincere la gara, noi giocheremo sempre per i tre punti». La formazione. Qualche dubbio c’è, in tutti i reparti. Stevanin sembra favorito su Karkalis, a centrocamp­o sono in cinque per tre maglie, Diop può scavalcare Fabbro e Gashi potrebbe essere la sorpresa dal primo minuto.

Per il tecnico gialloross­o gli assenti non mancano: sono out Grandolfo, Razzitti, Venitucci e Laurenti.

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