Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Urbanistica e territorio: «Non ci saranno mai più altri casi Borgo Berga»
L’annuncio di istituire un «ufficio di protezione del paesaggio» e uno slogan coniato per l’occasione: «Mai più altre Borgo Berga». Il candidato sindaco di centrosinistra, Otello Dalla Rosa (Pd e 4 liste civiche), lancia la carta della pianificazione urbanistica e pure l’ennesima critica al contendente di centrodestra, Francesco Rucco (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia-Udc e 3 liste civiche): «Era in maggioranza in Consiglio quando sono nate opere come il Dal Molin (la nuova base Usa «Del Din», Ndr), il nuovo tribunale e Borgo Berga» dichiara Dalla Rosa. Ma il diretto interessato risponde a stretto giro: «Chieda a Maurizio Franzina, capo di gabinetto del sindaco e suo sostenitore nonché ideatore di quel complesso – ribatte Rucco - se vuole informazioni su Borgo Berga».
Insomma, il tema scalda la campagna elettorale. Ma oltre i battibecchi, ieri Dalla Rosa ha presentato una linea generale sul tema della futura pianificazione urbanistica di Vicenza, prendendo a riferimento il caso-Unesco, ovvero i diktat dell’ente mondiale che ha definito «impattanti» opere come la Del Din, Borgo Berga e la Tav. «Qualsiasi futura significativa pianificazione urbanistica dovrà rispondere ai criteri imposti dall’Unesco» dichiara Dalla Rosa. Da qui l’idea di istituire l’ufficio «di protezione del paesaggio», con il compito «di individuare - spiega Dalla Rosa gli interventi che potrebbero alterare il sito e danneggiarlo». Inoltre, l’annuncio di voler realizzare una Hia (Valutazione di impatto sul patrimonio, già realizzata su consiglio dell’ente mondiale) «ogniqualvolta si voglia progettare e pensare un intervento che può essere significativo», ma anche «lavorare - afferma il candidato - per una maggiore collaborazione fra i vari soggetti del sito Unesco».