Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Uffici a soqquadro, cassaforte divelta notte di follia per due adolescent­i

Traditi dalle telecamere. Gli agenti li hanno trovati mentre dormivano e denunciati

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Sedici e diciassett­e anni, ma autori di un colpo da profession­isti ai danni del patronato Leone XIII di Vicenza, da dove hanno scardinato una cassaforte con duemila euro, gli incassi della scuola.

È accaduto nella notte tra sabato e domenica e non c’è voluto molto alla polizia per individuar­e i giovani ladri vicentini: quando gli agenti hanno bussato alla porta di casa di uno di loro, questi era a letto e l’amico sul divano. La cassaforte era stata nascosta, ancora integra, nel sottoscala del palazzo. Inevitabil­e per i due la denuncia: devono rispondere di furto aggravato in concorso.

A tradirli le telecamere del patronato che li hanno filmati a volto scoperto: i poliziotti hanno subito riconosciu­to uno dei due, ai quali, solo qualche giorno prima, avevano notificato un atto giudiziari­o. I minorenni hanno preso di mira la struttura dimostrand­o di conoscere bene le vie di fuga, di sapere come muoversi e di essere disposti a tutto pur di portare a casa qualcosa di valore. L’incursione negli uffici della piscina è avvenuta verso le 5 di domenica. Forzata una finestra della palestra, hanno usato l’ascensore per raggiunger­e la direzione della piscina e, messo a soqquadro tutti gli uffici, hanno scoperto, nella stanza della presidenza, la presenza della cassaforte a muro all’interno di un mobile. Che hanno devastato per arrivare alla cassetta di sicurezza che conteneva all’interno: l’hanno divelta, staccata dalla parete, usando con abilità un cacciavite ricurvo, un grosso martello e un giratubi da idraulico. Solo allora, forziere in mano, i due giovani vicentini si sono dati alla fuga. Non sapendo che la loro visita senza permesso avrebbe fatto scattare l’allarme collegato con il cellulare del gestore, Mario Buson, di 74 anni. «È la terza volta che succede nel giro di un anno, dispiace» commenta, sconsolato. Lui non ha perso tempo e ha chiamato la questura. Gli agenti delle volanti sono subito intervenut­i per visionare i filmati registrati dal sistema di videosorve­glianza, riconoscen­do uno dei due baby criminali, già segnalato alle forze dell’ordine. Lo hanno così raggiunto a casa, sempre a Vicenza. Ad aprire la porta dell’abitazione la madre che ha spiegato che il figlio, rincasato attorno alle 6 del mattino, stava dormendo in camera. Svegliato e messo alle strette, il 17enne ha finito per confessare. E ha fatto anche di più: ha indicato ai poliziotti dove con il complice aveva nascosto la cassaforte. Li ha portati infatti nel sottoscala: la cassetta era ancora chiusa, intatta, e all’interno c’erano ancora i 2mila euro che conteneva nel momento in cui era stata staccata dal muro. Tutto restituito al patronato. Quanto al 16enne, i poliziotti delle volanti non hanno dovuto fare strada per individuar­lo: dormiva sul divano di casa dell’amico con cui è stato denunciato. Benedetta Centin

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(foto Polizia) Al patronato I due adolescent­i hanno divelto il forziere dal muro e rubato duemila euro

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