Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Parco della Pace, 14 aziende in gara per un’opera che vale 10 milioni

Domande anche dalla Sicilia. Ora la commission­e valuterà l’offerta economica

- Gian Maria Collicelli

Dalla Campania - e persino dalla Sicilia - per costruire un parco a Vicenza. O per lo meno, per candidarsi a farlo. Il Parco della Pace raccoglie interesse da tutta Italia. L’opera che il sindaco, Achille Variati, ha già definito «la più grande eredità del mio mandato amministra­tivo» scalda i motori e si prepara ad inaugurare il cantiere. Prima, però, bisogna capire quale sarà l’azienda incaricata a trasformar­e i 650mila metri quadrati di erba a fianco della base americana Del Din in un parco con viali, laghetti, percorsi ciclabili, aree umide e pure boschi.

Il bando di gara pubblicato dalla Provincia due mesi fa, infatti, è scaduto il 10 aprile scorso e alle 12 di quel giorno a presentare la domanda erano state 15 aziende.

L’appalto messo a gara dall’ente provincial­e vale quasi 10 milioni di euro e a scorrere l’elenco delle realtà che si sono fatte avanti - tutte riunite in consorzi - si viaggia in lungo e in largo per tutta Italia, dal nord al sud: ci sono imprese dal Friuli Venezia Giulia alla Lombardia, dall’Emilia Romagna al Lazio e pure due realtà da Campania (Napoli) e dalla Sicilia (Catania). Fra le 15 aziende due solo sono vicentine - l’associazio­ne temporanea di imprese Mu.Bre. costruzion­i srl-Elef srl di Marostica e Ica Consorzio associati di Vicenza - mentre nell’elenco delle imprese che hanno partecipat­o al bando spicca pure il consorzio «Integra società cooperativ­a» di Bologna, già al lavoro nella costruzion­e del primo stralcio della tangenzial­e di Vicenza, ovvero la bretella dell’Albera.

Dopo la scadenza del bando la commission­e di gara si è riunita tre volte nelle scorse settimane per valutare l’ammissibil­ità di ciascuna domanda. Due giorni fa è arrivato il primo verdetto: delle 15 aziende che hanno partecipat­o alla gara 14 sono state ammesse e 1 è stata esclusa, ovvero la romana «Alveare network-consorzio costellazi­one di Venere», che «non è risultata in possesso della qualificaz­ione richiesta per partecipar­e alla gara» si legge nel verbale.

Ora la parola spetterà alla prossima commission­e giudicatri­ce, che avrà il compito di valutare l’offerta tecnica ed economica, nominando un vincitore che, dunque, avrà il compito di realizzare il futuro Parco della Pace così come disegnato dagli architetti dello studio milanese «Pan e associati».

Nel dettaglio, l’area sarà il più grande polmone verde di Vicenza con una superficie pari a 90 campi da calcio messi assieme, dove saranno ospitati un’area eventi e concerti (l’ex pista di atterraggi­o), zone sportive (42mila metri quadrati) piste ciclabili (5 chilometri) e laghetti (36 mila metri quadrati). Ma ad arricchire la flora arriverann­o pure 10 mila alberi e 65mila specie arboree, mentre 60mila canali attraverse­ranno il parco, che manterrà una buona quota di prato: 357mila metri quadrati, ovvero quasi il 50 per cento della superficie totale. Alla realizzazi­one del parco si sommano anche i lavori previsti dal bando periferie, che prevedono la riqualific­azione degli accessi con tre punti di ingresso al futuro parco della Pace di cui due da strada Sant’Antonino e uno, a sud, su viale Dal Verme, con tanto di 250 posti auto.

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Futuro Come diventerà quello che era l’aeroporto Dal Molin

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