Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Famila, avanti con gara 2 Ress: «Ragusa è squadra di esperienza, attenzione»
A dar retta ad equilibri tecnici, pronostici e prospettive, non ci sono dubbi che Schio dovrebbe replicare oggi alle 18 (diretta su Sportitalia) quanto visto in gara uno contro Ragusa.
La finale scudetto è cominciata per il verso giusto per il Famila, con il 62-56 all’apertura di sipario ma anche con il ricordo di quanto accaduto in semifinale al PalaRomare. Quando Napoli, contro ogni previsione, vinse gara due espugnando il PalaRomare e facendo capire a Pierre Vincent che per vincere il tricolore Schio avrebbe dovuto semplicemente «fare Schio», senza distrazioni. La Passalacqua in gara uno ha dimostrato, se mai ce ne fosse il bisogno, che fa tremendamente sul serio anche senza avere il vento in poppa. Per il Famila un monito da tenere presente, soprattutto mentalmente, in vista di questa sera. «Abbiamo disputato una buona partita giovedì sera – spiega Vincent – Ragusa ci ha messo in difficoltà in alcuni tratti, però siamo riusciti a restare concentrati e abbiamo condotto in porto match e risultato».
La bellissima notizia è stata il ritorno di Kathrin Ress dopo il grave infortunio che l’ha tenuta lontano dai campi di gioco nella fase decisiva della stagione. «E’ stato un rientro molto impegnativo e complesso — commenta il centro di Salorno — ma per fortuna è finito. Tornare a giocare dopo tutti questi mesi è stata un’emozione forte, noi si vive di campo e quello che facciamo ci piace e ci onora. Devo ringraziare tutte le persone e i professionisti che mi sono stati vicino e mi hanno sostenuto in questi mesi. E anche il coach che mi ha dato fiducia. Se ci pensiamo, in fin dei conti, mi ha allenato solamente un mese e poi in questi ultimi giorni. Sono davvero contenta di poter portare il mio contributo in questa ultima e decisiva parte del campionato». E Ress, dall’alto della sua esperienza, mostra di tenere in grande considerazione la Passalacqua.
«Una squadra con un roster d’esperienza — dice — e con giocatrici che hanno punti nella mani e sanno approcciare le partite. Mi aspetto aggressività, noi dobbiamo mantenere la nostra identità e far valere le individualità in un contesto corale».