Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Da Vivaldi a Rossini Ventisei concerti con i Solisti Veneti

- F.Ver.

Sono passati 48 anni dalla prima edizione del «Festival internazio­nale Giuseppe Tartini» che, dal 1983, si è evoluto nell’attuale «Veneto Festival». Quarantott­o anni di una vitalità assoluta, tanto che l’edizione 2018, che si terrà tra maggio e settembre, ha segnato il numero record di 26 concerti nel programma (info e programma completo su www.solistiven­eti.it). L´inaugurazi­one ufficiale si terrà a Padova il 18 maggio, ore 21, nella chiesa degli Eremitani. Sotto la direzione di Claudio Scimone, I Solisti Veneti, assieme a un cast vocale e al Coro da Camera di Mosca, si andrà ad eseguire uno dei massimi capolavori sacri di Rossini, lo

Stabat Mater per soli, coro e orchestra. Altro evento speciale del Festival 2018, al Castello dei Carraresi di Padova, la sera del 19 luglio, si terrà la prima esecuzione assoluta della serenata vivaldiana La Gloria e Himeneo. Nel concerto di Venezia del 7 giugno sarà in programma anche la prima assoluta di Angoscia per viola e archi che Pino Donaggio, che ha iniziato la sua vita di musicista come violinista nei Solisti Veneti, ha dedicato al gruppo. Non mancherà la prima esecuzione in tempi moderni di un inedito di Giuseppe Tartini, il Concerto in fa maggiore Ddeest4 per violino e orchestra recentemen­te rinvenuto dalla musicologa Margherita Canale e in programma sia l’11 giugno a Padova (chiesa di Santa Caterina) che il 31 agosto a Pirano (chiesa di San Giorgio).

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A sinistra, il maestro Claudio Scimone, fondatore dei Solisti Veneti A destra, un momento del festival Biblico, che tocca diverse città venete

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