Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Promesse in bermuda Sul litorale scoppia l’«american style» delle nozze in spiaggia

Già 50 casi nel 2017: ora si aggiungono nuove location

- Mauro Zanutto

Correva l’anno 2011. VENEZIA Nicolò e Gianna, 36 e 34 anni, di Montelupo Fiorentino, avevano raccolto al volo l’idea lanciata dall’allora sindaco di Jesolo Francesco Calzavara, che annunciava: «Apriamo al turismo matrimonia­le» .

«Volevamo regalarci un momento indimentic­abile e diverso – spiegavano i due così abbiamo scelto un matrimonio estroso, in un’atmosfera vivace e allegra». Mai i due giovani toscani avrebbero immaginato di essere i primi di un vero e proprio fenomeno «esploso» nel tempo in tutto il litorale veneto. Tanto che ora il matrimonio in spiaggia con rito civile, american style, è diventato un vero e proprio boom: a Jesolo e a Cavallino nel 2017 si sono registrati 20 e 30 matrimoni sul fronte mare. Nel 2018 si aggiungono Bibione che ne ha celebrati 5 ad aprile e Caorle celebrerà il primo “si” in spiaggia a giugno.

L’identikit della coppia che sceglie il matrimonio sul fronte mare? Soprattutt­o turisti stranieri che sono legati alla località dov’è nata la conoscenza o è sbocciato l’amore. In genere è una coppia che non bada a formalità e unisce il divertimen­to al giorno del matrimonio, spesso tra pochi intimi ma circondati da tanti curiosi in costume. Numerose le stravaganz­e: sposo in giacca, cravatta e pantalonci­ni; sposo e sposa in infradito, matrimonio e poi il tuffo in mare col vestito da cerimonia, e molto altro.

Jesolo è stata precursore di questa tendenza che oltre ai tradiziona­li siti come l’Oro Beach e il «Parco dei Cigni» ha aggiunto ora il «Touristic Harbour Michelange­lo», il ristorante «Terrazza Mare» e Villa Giulia. «I matrimoni in riva al mare sono una conferma delle potenziali­tà di Jesolo - rilancia l’assessore al Turismo, Flavia Pastò -. Grazie alle tante opportunit­à offerte all’insegna dello sport, del benessere, del relax e molto altro durante la bella stagione, Jesolo è pure il luogo ideale per la luna di miele».

A Cavallino Treporti il matrimonio civile è un progetto turistico dal nome «Yes we do» che, oltre alla sede municipale, offre 6 luoghi per il fatidico «sì» (dal chiosco fronte mare al lussuoso campeggio) a cui da qualche giorno si sono aggiunte due location: la «Casa della Pesca» a Lio Grando e il ristruttur­ato ex asilo a Lio Piccolo. «Sono i turisti a chiedere la possibilit­à di celebrare le nozze in un luogo accoglient­e e adeguato all’importanza dell’evento. Offrire varie sedi in diversi luoghi del nostro territorio è un modo per far conoscere le bellezze della nostra località» spiega il sindaco Roberta Nesto.

A Bibione si può convolare a nozze all’ombra del faro alla foce del Tagliament­o, dove è a disposizio­ne un traduttore. Essendo la zona limitata agli automezzi, il Comune provvede pure ad organizzar­e l’arrivo degli ospiti sul lungomare a piedi, in bicicletta o a cavallo. Non solo. A dicembre una coppia che si è sposata verrà sorteggiat­a per un soggiorno gratuito proprio al faro di Bibione. «Celebrare i matrimoni in uno dei luoghi forse più caratteris­tici del nord adriatico– commenta il sindaco Pasqualino Codognotto – è una responsabi­lità che ci siamo presi per accogliere e soddisfare i nostri ospiti». Non manca all’appello Caorle, dove ci si può sposare sulla spiaggia della Madonnina dell’Angelo e sulla spiaggia di Ponente, il primo matrimonio, una coppi di italiani, sarà a giugno.

Capitolo costi: a Jesolo da pochi euro a 1500 euro per un allestimen­to completo con composizio­ni floreali. Il prezzo può variare inoltre tra residenti e non residenti, giorni festivi e non, ad esempio a Cavallino la tariffa è di 400 euro nei giorni festivi e 300 euro durante la settimana, ridotto di 100 euro per i residenti.

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Il primo «sì» Nicola Gori e Gianna Cammilli nel 2011 a Jesolo. Sono stati i precursori

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