Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Borgo Berga, accuse prescritte per 15 indagati
Da Hüllweck a Byrne, posizioni archiviate
Inchiesta Piruea ex Cotorossi: proprio nei giorni in cui la Cassazione ha motivato il rigetto al ricorso della procura, sostenendo che il piano di recupero era legittimo e motivando il «no» ai sigilli già pronunciato in precedenza da gip e tribunale del Riesame, si scopre che poco meno di un anno fa il procuratore Antonino Cappelleri aveva chiesto e ottenuto l’archiviazione per prescrizione della posizione di 15 dei 22 indagati, accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. O meglio di venti visto che due sono nel frattempo morti. Era infatti luglio 2017 (quindi mesi prima della Cassazione) quando il giudice Massimo Gerace, condividendo la richiesta di Cappelleri, aveva archiviato. Per prescrizione, perché l’ipotesi di concorso in lottizzazione abusiva, per i singoli, era già stata cancellata dal tempo: in quattro anni dal momento in cui la persona aveva perso la sua qualifica. «Non posso che essere soddisfatto di questa conclusione positiva – sono le parole dell’ex sindaco Enrico Hüllweck, tra gli archiviati – prima del tribunale in quell’area c’era una struttura rovinata, una fabbrica abbandonata, quello che abbiamo fatto allora era legale». Con Hüllweck, ad uscire dal procedimento sono stati sua moglie Lorella Bressanello, ex dirigente all’Urbanistica del Comune, l’altro dirigente comunale Franco Zanella, l’archistar Gonçalo Byrne, l’architetto Michele Valentini, l’amministratore di Fin.Vi Riccardo Ciardullo, i progettisti e costruttori Stefano Dal Masso, Paolo Antonio e Chiara Balbo ed Enzo Cascioli, l’ex presidente di Sviluppo Cotorossi Luca Boscato, rappresentanti del Gruppo Maltauro tra cui vertici (attuali ed ex) Gianfranco Simonetto, Enrico Maltauro, Gabriella Chersigla e Alberto Liberatori. Sulla copertina del fascicolo rimangono i nomi di cinque indagati: Antonio Bortoli, già direttore generale del Comune di Vicenza e prima dirigente dell’urbanistica, Paolo Dosa, amministratore delegato di Sviluppo Cotorossi, Alberto Rubegni, ad del Gruppo Gavio, Gianfranco De Vicari e Norberto Moser, amministratori della «Malco» che aveva eseguito le opere. Posizioni ora al vaglio di Cappelleri. E intanto il lotto E, quello in cui erano previsti undici edifici, continua ad essere sequestrato da novembre 2015.
Ex sindaco Hüllweck: «Non posso che essere soddisfatto»