Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ordinano pesce per il ristorante ma è solo una truffa Otto denunciati
Pesce per più di 200mila euro pagato con assegni scoperti e rivenduto in nero ad altri acquirenti e almeno una quarantina di fornitori (il sospetto è che siano di più) rimasti a bocca asciutta che non avrebbero potuto nemmeno tentare di incassare il dovuto, bersagliati da intimidazioni molto chiare ed esplicite «a lasciar perdere» da parte del gruppo criminale. Dietro il business, stando ai carabinieri del Nas di Padova che indagavano da agosto 2017, ci sarebbero infatti otto persone, tre albanesi e cinque italiani, e un ristorante di Marano Vicentino, «Il Veliero», che sarebbe stata la copertura della loro attività illecita. A nome del locale sarebbero stati effettuati gli ordini di pesce, in quantità spropositate rispetto alle reali esigenze, visto poi che l’attività aveva aperto solo a inizio 2017 (la chiusura definitiva a settembre 2017), formalmente gestita da un italiano. Tra gli otto anche una «testa di legno» che versando circa cento euro aveva aperto sei conti correnti bancari e uno postale in filiali della zona, ottenendo i blocchetti di assegni da staccare per pagare (non di fatto visto che erano scoperti) le maxi forniture di pesce e gli ordini di attrezzature per la ristorazione (forni, frigo, banconi) che poi venivano rivenduti in nero. Per tutti e otto ieri sono scattate le perquisizioni dei militari del nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Padova con i colleghi delle compagnie di Vicenza, Schio, Thiene e Valdagno. Tutti denunciati – le accuse sono di associazione a delinquere pluriaggravata, truffa aggravata e continuata, furto, insolvenza fraudolenta, appropriazione indebita e ricettazione - per quattro di loro sono scattate anche misure cautelari. E cioè gli arresti domiciliari per un albanese 35enne di Schio, pregiudicato, l’obbligo di residenza a Valdagno per un 27enne, anche lui pregiudicato; e obbligo di presentazione alla caserma dei carabinieri per un 37enne residente a Vicenza e un 30enne di Zugliano.