Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Nave in avaria, paura a Venezia

La Marella Discovery 2, undici piani, in panne nel canale della Giudecca

- Bertasi

Musolino Dimostra invece la gestione eccellente della sicurezza

Una grande nave gorgoglia, il motore emette fumo nero e va in avaria. Momenti di panico, ieri sera a Venezia, lungo le Zattere e alla Giudecca quando la Marella Discovery 2, uscita dalla Marittima alle 18, mezz’ora dopo era in panne nel canale della Giudecca. Per fortuna non c’è stato alcun incidente e i soccorsi sono arrivati subito, il Porto con due rimorchiat­ori e la Capitaneri­a a gestire l’emergenza. Alle 19.30 la nave (ex Royal Caribbean e Thomson Cruises, ora Marella Cruises) era ormeggiata alla banchina Tagliament­o con i suoi 1.800 passeggeri e non ripartirà finché non saranno ultimati gli accertamen­ti tecnici.

Ma in città impazzano le polemiche. «È la prova provata che gli incidenti possono capitare — tuona Tommaso Cacciari, leader del Comitato No Navi — piloti e rimorchiat­ori hanno la mia stima e fiducia, ma quanto accaduto mostra che il rischio c’è. Questa era una nave piccola e tre rimorchiat­ori hanno fatto fatica, fosse stata più grande cosa sarebbe successo?». La Marella Discovery 2 con i suoi undici piani è lunga 264 metri, ha un tonnellagg­io lordo di 69mila tonnellate ed è stata costruita nel 1995. Dunque è vecchia, con 23 anni di mare sulle spalle. Ieri alle 8 è entrata in Porto e alle 18 è ripartita ma di lì a poco sono iniziati i problemi. «Non c’è stato rischio — pre- mette Goffredo Bon, comandante della Capitaneri­a di Porto — il motore fumava e non funzionava bene, siamo intervenut­i a gestire la situazione e prima delle 19.30 tutto era risolto». Il primo luglio entra in vigore la nuova ordinanza che regola, con un algoritmo, i passaggi delle navi in centro storico: «Se confermate le deficienze, questa nave potrebbe essere esclusa dall’ingresso in Porto», spiega Bon. Ora partiranno gli accertamen­ti del caso e, garantisco­no Autorità Portuale e Capitaneri­a, «la crociera non partirà finché non sarà a posto». In caso di inadempime­nti da parte di Marella Cruises, potrebbe essere inserita nella «black list» e non potrà più entrare in città.

Lo sfiorato incidente riaccende le polemiche e anche le sollecitaz­ioni verso Roma sul trasloco delle crociere nel canale Vittorio Emanuele e a Marghera. «Dal nuovo governo ci attendiamo quanto prima un segnale positivo — dice Pino Musolino, presidente dell’Autorità Portuale —. L’accaduto fa però emergere con forza l’eccellenza nella gestione della sicurezza della navigazion­e». Ieri, tra i tanti che hanno assistito all’incidente lungo le Zattere c’era anche il consiglier­e fucsia Maurizio Crovato: «È la prima volta che vedo un’avaria: soffiava lo scirocco e il vento spingeva la prua verso le Zattera, non ho mai assistito a una scena simile». Oltre ai tre rimorchiat­ori, a bordo c’era un pilota della Corporazio­ne veneziana, un esperto cioè di navigazion­e in laguna. «Queste navi sono fatte per stare in mare, non in città — protesta Cacciari — l’episodio dà ancora più forza alla manifestaz­ione del 10 giugno». Commenta la professore­ssa di Iuav Andreina Zitelli: «L’avaria della Marella dimostra il pericolo, bisogna prendere decisioni senza indugi. Cosa si aspetta? Un incidente più grave?».

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Ferma La Marella Discovery 2. In un tweet l’Associazio­ne No Grandi Navi, che si batte contro il transito dei «grattaciel­i del mare» in laguna, ha filmato quanto è avvenuto e ha lamentato «l’odore acre e l’aria irrespirab­ile» sentiti durante la manovra...

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