Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Investito dal bus in curva, netturbino muore

L’uomo lavorava sul ciglio della strada ed è stato schiacciat­o contro il suo furgone

- Andrea Pistore

Il percorso che faceva al mattino presto era sempre lo stesso dall’estate 2016, quando «Sea Service srl» aveva vinto l’appalto per la raccolta dei rifiuti ad Abano Terme. Ieri alle 5 Stefano Fontana è salito a bordo del suo furgone, l’ha parcheggia­to in via Libero Da Verona, è sceso, ha cambiato il sacchetto del cestino sul ciglio della strada e mentre tornava a bordo è stato colpito dalla parte posteriore di una pullman di Bus Italia Veneto, in servizio dalle Terme all’aeroporto Marco Polo di Venezia. L’uomo è stato portato all’ospedale di Abano: le sue condizioni non sembravano gravi ma dopo 4 ore è morto.

Fontana era nato a Piove di Sacco 57 anni fa e viveva con la moglie a Codevigo. Padre di due figli ormai adulti, lascia anche un fratello. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio dei carabinier­i. L’autista dell’autobus, un padovano sposato di 60 anni, stava affrontand­o la rotonda all’altezza dell’Hotel Savoia, quando con la parte posteriore del veicolo ha schiacciat­o l’operatore ecologico addosso al suo furgone. Il guidatore del bus è ora indagato per omicidio stradale: l’alcoltest ha dato esito negativo, ma solo l’autopsia chiarirà qual è stata la causa del decesso, con tutta probabilit­à dovuta a un’emorragia interna. I due veicoli sono sequestrat­i. «La notizia ci addolora, ci stringiamo alla famiglia della vittima — dice il sindaco di Abano, Federico Barbierato —. Il servizio di asporto rifiuti è in subappalto alla ditta Sea Service di Trieste. Il bus ha fatto la curva e con la parte posteriore ha colpito l’operatore ecologico. Ora cercheremo di capire che esito daranno i rilievi delle forze dell’ordine, per un quadro più chiaro sulla dinamica».

Sotto choc Alessandro Bullo, direttore amministra­tivo di Sea Service, società che opera anche nel settore dei trasporti navali e che da quasi due anni gestisce la raccolta dei rifiuti dopo aver vinto l’appalto grazie a un’Ati istituita con Aps e una terza società. «Fontana era un nostro dipendente diretto — spiega Bullo — lavorava con noi da quando abbiamo preso il servizio per conto del Comune di Abano. Era una persona preparata, che avevamo assunto tramite agenzia interinale dopo due mesi di prova. Era entrato in servizio da una decina di minuti, è stata una fatalità incredibil­e. All’inizio sembrava un banale incidente, poi la sua situazione si è aggravata. Le condizioni di lavoro erano ideali, il mezzo revisionat­o, era fermo con le quattro frecce e la visibilità era buona nonostante fosse molto presto».

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Il furgone della spazzatura Fermo dopo il dramma

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