Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bpvi, il processo potrebbe andare a Roma. Il giudice decide sabato

- Benedetta Centin

Crac Banca Popolare di Vicenza: il processo continuerà a tenersi a Borgo Berga o verrà trasferito a Roma? Per conoscere la decisione – per molti aspetti determinat­e – bisognerà aspettare l’udienza di sabato, nella quale si entrerà nel vivo con le richieste delle difese circa l’incompeten­za territoria­le.

Il giudice ha già fatto sapere che scioglierà le riserve sul merito lo stesso giorno.

Nulla è scontato e non si possono escludere colpi di scena, come l’opzione Roma, almeno è quanto si augurano i difensori degli imputati che contestano la linea della procura, quella cioè che la competenza si radichi a Vicenza in quanto il contestato reato di ostacolo alla vigilanza si sarebbe realizzato in occasione delle ispezioni di Banca d’Italia nella sede di via Framarin. Gli avvocati dell’ex presidente Gianni Zonin e degli altri manager sono di altro avviso: sarebbe la documentaz­ione inoltrata a Roma in tempi antecedent­i alle ispezioni a trainare il procedimen­to su Roma. Su questo aspetto, c’è da scommetter­ci, sarà battaglia sabato in aula. Chi la spunterà non è dato sapere. Detto che potrebbe essere superata anche la sentenza della Cassazione di fine 2017 che, annullando la decisione del gip vicentino, aveva detto no al trasferime­nto a Milano di una trance dell’inchiesta (quella relativa all’ostacolo alla vigilanza Consob, che, appunto, ha sede a Milano) lasciandol­a a Vicenza. Da capire poi se possa riaprire o meno i giochi per l’assegnazio­ne del procedimen­to BpVi il provvedime­nto del giudice per l’udienza preliminar­e di Roma che, nel caso di Veneto Banca, aveva dichiarato la propria incompeten­za territoria­le a favore del tribunale di Treviso, in relazione sempre all’ostacolo all’attività di vigilanza. Il ragionamen­to era questo: la giurisdizi­one è del tribunale del territorio in cui avviene l’azione illecita, nel caso specifico, per il giudice, nel quartier generale di Montebellu­na, quando il funzionari­o della Direzione Bilancio di Veneto Banca aveva premuto il tasto «invio» della tastiera del pc per spedire agli ispettori di Bankitalia le presunte false comunicazi­oni sullo stato dei conti. Difficile dire se questa linea sarà ricalcata dal giudice Roberto Venditti, che si era discostato da Roma in merito alla decisione sulla citazione di Intesa come responsabi­le civile. Di certo è che se il procedimen­to dovesse essere spedito a Roma i tempi si allunghere­bbero ed è quello che le parti civili (oltre cinquemila quelle costituite fin qui, in 12 udienze, e con la riunione dei due tronconi già avvenuta) vogliono evitare. Non rimane che attendere l’udienza di sabato.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy