Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Poletto chiama Mr Diesel: «Chiariamoci»
Stadio (vecchio e nuovo) e Virtus, il Comune convoca «urgentemente» Renzo Rosso. Anche perché i supporter dei giallorossi, inviperiti, stanno subissando di telefonate gli amministratori bassanesi e in particolare l’assessore allo Sport Oscar Mazzocchin («almeno un centinaio di tifosi, tutt’altro che contenti»). La lettera è partita ieri dagli uffici comunali di via Matteotti, firmata dal sindaco Riccardo Poletto: «Abbiamo chiesto un incontro alla società – dichiara il primo cittadino - abbiamo appreso dalla stampa le intenzioni di Rosso sul Vicenza Calcio, cioè di acquistare il club, poi unirlo al Bassano e portarla nella categoria più alta con i colori biancorossi. Prima di esprimere la posizione del Comune vogliamo vederci chiaro». Nel faccia a faccia, che è stato fissato per giovedì, «si parlerà anche della riqualificazione del Mercante e di quello che doveva essere il Bassano stadium (nella foto) – precisa Poletto - Su questo abbiamo avuto contatti anche recenti e nulla lasciava presagire quanto emerso e che ci fossero disegni alternativi». L’ultimo incontro ufficiale fra municipio e Bassano Calcio risale a dicembre. «Nel faccia a faccia, con Virtus e B Futura, si era concluso che c’erano le condizioni di sostenibilità per realizzare a Bassano una struttura a servizio di un’area da 500mila persone – osserva Mazzochin – l’incontro si era chiuso con l’intesa che B Futura, incaricata da Virtus della progettazione, avrebbe presentato un progetto di fattibilità vero e proprio». Da allora si è ancora in attesa: «A Natale – riprende Poletto avevamo rinnovato interesse e disponibilità, ovviamente non possiamo firmare cambiali in bianco visto che poi decide il consiglio comunale. Ma ci eravamo messi a disposizione ben volentieri a B Futura. Ora evidentemente qualcosa è mutato. Abbiamo bisogno che ce lo dicano ufficialmente: sia per lo stadio che per la società calcistica bassanese stessa, che ha una lunga storia e un grande valore immateriale».