Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

SÌ, L’ITALIA È SMEMORATA

- di Massimo Carlotto

Inserendos­i nel vivo delle polemiche sollevate dall’incarico che ho ricevuto dalla Rai - introdurre alcune puntate...

I giornalist­i del Corriere del Veneto e del Corriere di Verona, insieme ai colleghi di Trento, Bolzano, Bologna e Firenze hanno deciso di proclamare un giorno di sciopero per la giornata di oggi, sabato 19 maggio, dopo aver appreso le linee guida del nuovo piano industrial­e che va a stravolger­e completame­nte il sistema dei dorsi locali. Ieri il presidente di Rcs edizioni locali, Giuseppe Ferrauto, il management e il direttore Alessandro Russello (che dall’1 giugno assumerà la direzione del Corriere di Trento, Bolzano e Bologna, oltre al Corriere del Veneto e di Verona), hanno illustrato ai Cdr riuniti i contenuti del piano, che si possono sintetizza­re così: tutti i contratti a termine andranno a esauriment­o e non saranno più rinnovati, con la conseguenz­a che l’organico complessiv­o dei dorsi locali, dapprima precarizza­to con l’utilizzo di collaborat­ori assunti a termine, di fatto viene ridotto da 76 giornalist­i a 67. In questo contesto la redazione di Bolzano verrà declassata a ufficio di corrispond­enza con tre soli giornalist­i, quella di Verona verrà portata da sei a quattro, mentre Trento, Bologna e Firenze saranno ulteriorme­nte ridimensio­nate. L’idea della direzione e dell’azienda è quella di accorpare i giornalist­i considerat­i in eccesso in un unico desk centrale con sede a Padova che dovrà provvedere alla gestione di interi settori di tutto il gruppo dei dorsi (Veneto, Verona, Trento, Bolzano, Bologna). Oltre a ciò quattro colleghi – ancora da individuar­e - resteranno senza un ruolo preciso e avranno il compito di tamponare di volta in volta le esigenze di organico di tutte le redazioni coinvolte dal piano,anche muovendosi da una redazione all’altra. Il piano industrial­e non è stato accompagna­to da un’adeguata spiegazion­e del progetto editoriale. Ai giornalist­i a cui è stata illustrata la bozza, appare impossibil­e – a fronte del nuovo organico ridotto – realizzare gli stessi prodotti editoriali fin qui confeziona­ti. Anche volendo tralasciar­e un ragionamen­to sulla qualità dell’informazio­ne, che non sembra interessar­e all’azienda, in termini strettamen­te numerici non si vede come sia possibile mantenere l’attuale modello informativ­o, che i lettori del Corriere nelle tre regioni interessat­e hanno mostrato in questi anni di apprezzare. Per queste ragioni, l’assemblea dei giornalist­i del Corriere del Veneto proclama un giorno di sciopero e affida al cdr un ulteriore pacchetto con un secondo giorno di sciopero immediato (da farsi lunedì 21 maggio) se il direttore non chiarirà immediatam­ente le modalità operative e applicativ­e del piano industrial­e e come si declinerà il relativo progetto editoriale.

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