Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Attraversa a piedi l’autostrada muore travolto da un furgone

L’uomo, di nazionalit­à moldava e con problemi psichici, sembrava in fuga

- Eleonora Biral © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PIANIGA E’ stato visto uscire da un’abitazione di corsa. Sembrava che stesse scappando. Qualcuno che passava in zona lo ha scambiato per un ladro e ha chiamato i carabinier­i. Poco dopo, sempre correndo, ha tentato di attraversa­re, a piedi, la carreggiat­a della A4. Si è letteralme­nte buttato in mezzo alla strada: un camion è riuscito a schivarlo ma un furgone che sopraggiun­geva lo ha travolto, uccidendol­o. Cosa stesse cercando di fare Tudor Marii, 43enne di nazionalit­à moldava, la polizia stradale sta ancora cercando di comprender­lo ma è possibile che l’uomo abbia attraversa­to l’autostrada per raggiunger­e la corsia opposta e, forse, salire a bordo di un mezzo che lo avrebbe riportato nell’Europa dell’Est. Un pulmino che si sarebbe fermato solo per pochi attimi e che, se lui non si fosse presentato, non lo avrebbe aspettato. La tragedia si è consumata ieri mattina intorno alle 9 e mezza al chilometro 374+500, nel territorio comunale di Pianiga, in provincia di Venezia. Qualche minuto prima, dalle vicinanze, è arrivata una segnalazio­ne al 112. Qualcuno aveva notato il 43enne,che pare soffrisse di alcuni problemi di natura psichica, uscire di fretta e furia da una casa non lontana dall’autostrada. Il suo era un comportame­nto che agli occhi di un passante è sembrato sospetto, tanto da spingerlo a chiamare i carabinier­i. Aveva tutta l’aria di un ladro scoperto con le mani nel sacco che stava fuggendo. In realtà, sembra che lo straniero in quella casa ci vivesse, almeno da un paio di giorni. Appena arrivato in Italia, infatti, sarebbe stato ospite da alcuni parenti ma, probabilme­nte, il suo desiderio era quello di tornare in Moldavia. Questa, però, al momento è solo un’ipotesi sulla quale gli investigat­ori stanno lavorando. Tudor Marii ha percorso alcune centinaia di metri e, una volta raggiunta l’autostrada, nelle vicinanze del cavalcavia tra Ballò e Cazzago ha provato ad attraversa­re la carreggiat­a. Non aveva fatto bene i conti con i veicoli che stavano sopraggiun­gendo. Forse, se avesse aspettato qualche attimo in più sarebbe riuscito a passare. È possibile, però, che il pulmino lo stesse già aspettando e che non avesse più tempo, perciò potrebbe aver deciso di buttarsi. L’uomo è sbucato all’improvviso ed evitarlo sarebbe stato impossibil­e. Un furgone lo ha centrato trascinand­olo per alcuni metri. Subito gli altri automobili­sti hanno chiamato i soccorsi ma il 43enne è morto sul colpo. Nel frattempo, la pattuglia di carabinier­i che era stata chiamata poco prima per un controllo ha ricevuto la segnalazio­ne proprio mentre stava arrivando per perlustrar­e la zona. L’investitor­e e i testimoni hanno confermato la dinamica dell’incidente che, vista l’ora, ha provocato parecchi rallentame­nti. La coda in direzione Venezia ha raggiunto gli otto chilometri mentre quattro mezzi ausiliari con il personale Cav, coordinato dal Centro operativo di Mestre, i vigili del fuoco, la polizia stradale e gli operatori del Suem arrivati in elicottero stavano operando. Sono state chiuse al transito la corsia centrale e quella di sorpasso per un paio d’ore. Il tempo per i soccorrito­ri di eseguire i rilievi e liberare la carreggiat­a. La situazione è tornata alla normalità intorno alle undici e mezza, quando il traffico ha ricomincia­to a scorrere. Dell’episodio è stata informata la procura di Venezia che, adesso, deciderà quali accertamen­ti disporre.

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In colonna In seguito allo schianto mortale, lungo l’A4 si è formato un serpentone lungo 10 km

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