Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Premio Basilica Palladiana a Balasso: «Veneto narrato con pungente ironia»
È un veneto che fa ridere l’Italia e sa ridere di sé. Forse per queste sue qualità, non così diffuse in una regione che a volte si prende troppo sul serio, Natalino Balasso è diventato un fenomeno di successo capace di attraversare media e generi, passando dal teatro alla televisione, dal web con il seguitissimo TeleBalasso al cinema d’autore con il «Lazzaro felice» di Alice Rohrwacher appena premiato a Cannes per la migliore sceneggiatura.
Di ritorno dalla Croisette, ieri sera Balasso è passato a Villa Sesso Schiavo a Sandrigo, dove il presidente della Pro Sandrigo Fausto Fabbris gli ha consegnato il 53esimo Premio Basilica Palladiana per «l’intelligenza e pungente ironia con cui ha raccontato i pregi e i difetti della società veneta». Balasso, dopo un’immancabile cena di baccalà, ha intrattenuto il pubblico.
«Il peggior difetto dei veneti? – dice – Un’espressione che mi fa ridere e che non trovo in al t re re gi oni è: “mi s to s ul mio, ti sta sul tuo”, un forte senso del possesso e della proprietà». Rodigino di nascita, Balasso ha studiato a Bologna negli anni Ottanta ed è abituato a dribblare gli stereotipi localisti: «La cultura veneta non esiste – dice intervistato dal giornalista Antonio Di Lorenzo –, esiste una regionalità veneta che però ha confini mobili, arriva a Bre- scia da un lato, ma si ferma prima di Rovigo. Ma in fondo la nostra cultura è americana».
E alla Lega al governo a Venezia e ora anche a Roma dice: «Quelli della Lega devono mettersi d’accordo. Non puoi dire “io uso solo attori e registi veneti”, e poi lamentarti perché lo Stato non ti riconosce la qualifica di Teatro Nazionale. Al massimo farai un Teatro comunale».