Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Date credito, o legalità a rischio»
Il prefetto di Treviso convoca banche, categorie e Veneto Sviluppo: le imprese vanno sostenute
Il prefetto di Treviso, Laura Lega, ha convocato ieri mattina tutti i principali attori del mondo bancario, categorie e Veneto Sviluppo per sollecitare una maggiore attenzione verso le aziende che hanno bisogno di credito: in caso contrario, il rischio è che si sconfini nell’illegalità.
Intanto, dopo l’incontro a Roma con il premier in pectore Giuseppe Conte, le associazioni dei risparmiatori azzerati restano divise tra chi invoca una nuova legge ah hoc e chi spinge per utilizzare quella attuale sui rimborsi senza perdere altro tempo.
L’incontro fra il premier incaricato Giuseppe Conte e le associazioni delle vittime delle banche si è tenuto, del tutto casualmente, dodici ore prima che in Prefettura a Treviso fosse riunito un vertice istituzionale al quale hanno partecipato i principali esponenti del mondo bancario, imprenditoriale e delle professioni. Un tavolo mai riunito prima in queste dimensioni e nell’autorevolezza dei convocati.
Il prefetto Laura Lega ha dimostrato attenzione fin da subito all’emergenza sociale che ha stravolto il tessuto produttivo della Marca ma ieri ha fatto un passo in più, chiedendo un occhio di riguardo per i risparmiatori e le piccole e medie imprese.
«Ho sollecitato gli istituti bancari a garantire le aziende — ha spiegato, al termine di tre ore di densi colloqui —. Ho chiesto tempestività nell’esame delle diverse posizioni, caso per caso, perché i nostri imprenditori che hanno più bisogno di supporto siano conosciuti e vissuti dall’interno, di modo da valutare il potenziale di chi oggi vive un momento di difficoltà ma può rinascere e concorrere allo sviluppo del territorio. I segnali ricevuti mi sembrano positivi».
Spettri come usura, lavoro in nero, mercato sommerso e tensioni sociali — quando l’accesso al credito sembra lontano —, sono preoccupazioni reali che possono e devono essere allontanate: «Il rischio che si può correre — sottolinea il prefetto Lega — rientra nell’ottica della legalità. Se le piccole imprese non vengono accompagnate, anche con il credito, si possono generare conflitti e illeciti. Per questo serve potenziare un credito sano, una filiera pulita e trasparente, istituzionale, che possa alimentare il tessuto produttivo».
L’equazione, dice, è semplice: «Se generiamo un sistema economico sano, il comparto imprenditoriale può creare occupazione che significa benessere sociale, meno marginalità e più sicurezza». In questo contesto, la netta presa di posizione di Conte nell’incontro al quale hanno partecipato anche le associazioni venete assume un valore ulteriore: «È stato un segnale di grande attenzione al territorio».
In piazza dei Signori a Treviso, fin dalle 9.30 di ieri mattina, erano seduti allo stesso tavolo alti dirigenti di Banca Intesa (subentrata a Veneto Banca e Popolare di Vicenza), Sga (la società del Tesoro che ha acquistato i crediti deteriorati dei due istituti), Abi (Associazione bancaria italiana), Banca d’Italia, Banche di Credito Cooperativo, e poi Veneto Sviluppo, consorzi fidi, le associazioni di categoria della Marca, la Camera di commercio e ordini professionali. «Ho chiesto di dedicare risorse, in modo specifico, ai territori – rileva il prefetto -, e anche su questo ho avuto delle rassicurazioni. Ho chiesto che le risorse non siano gestite da Milano o Torino, ma dalle banche qui, localmente, con il concorso informativo del territorio, delle istituzioni e delle associazioni che lo vivono».
La Marca è una provincia colpita, non affondata. «La Prefettura di Treviso sta lavorando su questo tema da mesi in modo silenzioso, per cercare di fare il punto sulla situazione e individuare le iniziative a sostegno dei risparmiatori, delle piccole e medie imprese che hanno costruito questo territorio, delle famiglie e dei privati. È corretto che le istituzioni si facciano carico di questo tema per garantire la coesione sociale: dobbiamo attivare un’azione di prevenzione. Non è nostra volontà sovrapporci alle azioni processuali in corso, ma è nostro compito capire quanto sta succedendo e dare un segnale di attenzione reale».
Laura Lega (Prefetto) Ho sollecitato gli istituti bancari a garantire le aziende. Serve potenziare un credito sano, pulito e trasparente