Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Competer center, l’ateneo di Padova ottiene 7 milioni
Tecnologie digitali nei settori agroalimentare, abbigliamento e automazione
Éstata pubblicata ieri la graduatoria dei Centri di competenza ad alta specializzazione (Competence center). Dei 73 milioni di euro in palio l’Università di Padova ne ha ottenuti 7,5. I rettori: «Si rilanceranno le imprese del Nordest».
L’ultimo atto da ministro per lo Sviluppo economico di Carlo Calenda è la pubblicazione della graduatoria dei Centri di competenza ad alta specializzazione (Competence center). Dei 73 milioni di euro in palio l’Università di Padova ne ha ottenuti 7,5, classificandosi al quinto posto dopo il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano, l’Ateneo di Bologna e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. A chiudere la graduatoria sono la Federico II di Napoli e La Sapienza di Roma.Il Bo è alla guida di un gruppo di Università che comprende l’Ateneo di Verona, Ca’ Foscari, Trento, Udine, la Scuola superiore internazionale di studi avanzati di Trieste, la Libera Università di Bolzano, lo Iuav, la Fondazione Bruno Kessler di Trento e l’Istituto nazionale di Fisica nucleare di Padova. Un pool di eccellenze che darà vita a un Centro di competenza focalizzato sulle tecnologie digitali e sulle strategie di innovazione delle imprese, con un occhio di riguardo all’agroalimentare, all’abbigliamento, all’arredamento e all’automazione.
Si chiamerà Smact (Social, Mobile, Analytics, Cloud, IoT) e riceverà sostegno non solo dal ministero per lo Sviluppo Economico ma anche da 30 imprese che hanno aderito alla proposta in qualità di partner industriali e provider tecnologici. «C’è grande soddisfazione per un riconoscimento che premia l’accurato e costante lavoro portato avanti dagli Atenei del Triveneto, che hanno messo insieme le loro competenze e la capacità di fare sintesi — dice Rosario Rizzuto, rettore dell’Università di Padova —. Entriamo ora, insieme agli altri centri ammessi, nella fase di negoziazione. Il Competence center è un’opportunità per il territorio e proprio grazie al coinvolgimento unitario di Atenei, istituzioni e mondo imprenditoriale il progetto ha preso forma». «E’ un risultato importante, che riconosce la qualità e la competenza e dimostra che la collaborazione fra Atenei può centrare grandi traguardi — dichiarano gli altri rettori in una nota congiunta —. La collaborazione con le imprese, che con entusiasmo hanno raccolto la sfida, e il sostegno del tessuto economico e istituzionale del territorio sono ulteriori elemento di successo e di stimolo. Smact crea le migliori condizioni per rispondere alle sfide tecnologiche e innovative delle imprese e contribuire a un nuovo sviluppo economico del territorio in un settore strategico per il Paese e per le aziende del Nordest».
I Centri dovrebbero essere operativi da quest’estate, svolgeranno formazione e supporto a progetti innovativi e alla ricerca industriale, per sfruttare appieno le tecnologie avanzate che fanno parte dell’industria 4.0. «L’ammissione ai finanziamenti di Industria 4.0 — dice Elena Donazzan, assessore al Lavoro — è una conquista che arricchisce il territorio, lo aiuta a innovarsi e a ripensare il modo di intendere l’impresa del futuro nel nostro Veneto».